Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

SUPERCOPPA ITALIANA

Milan, Marcolin: “Conceicao può aprire un ciclo. Un segnale e una mossa che…”

Sergio Conceicao AC Milan Juventus-Milan 1-2 Supercoppa Italiana
Dario Marcolin, ex giocatore della Lazio, ha parlato del derby di Supercoppa italiana tra Inter e Milan. Il parere su Sergio Conceicao
Emiliano Guadagnoli Redattore 

Dario Marcolin, ex giocatore della Lazio ora opinionista e commentare, ha parlato del derby di Supercoppa italiana tra Inter e Milan. Un duello anche tra Simone Inzaghi e Sergio Conceicao. Il parere dell'ex giocatore a 'La Gazzetta dello Sport'.

Milan, cosa può dare Conceicao? Il derby e non solo. Il parere di Marcolin

—  

«Quello di Riad sarà solo il primo di tanti derby tra Inzaghi e Conceicao. Perché Sergio è un allenatore pratico, che non fa rivoluzioni e non è divisivo, uno di quelli che possono aprire un ciclo, lo abbiamo visto al Porto. E Simone è… Simone, un vincente che il suo ciclo all’Inter lo ha già aperto da un po’. Partiamo dalla trama: appassionante, apertissima, sarà una partita equilibrata. Il titolo potrebbe essere “Un affare di famiglia”, perché calcisticamente parlando Simone e Sergio sono figli dello stesso padre. Da Eriksson Inzaghi ha ereditato la gestione del gruppo: grandi campioni, tutti partecipi. All’Inter non ci sono scontenti, come nella nostra Lazio. Per Conceiçao direi l’importanza degli esterni da uno contro uno: nel suo calcio sono fondamentali, come lo erano lui e Nedved per Eriksson».


Sulle differenze tra Conceicao e Inzaghi

—  

«Sono diversi, sì. Sergio è di poche parole, diretto, e questo carattere lo trasferisce alle squadre che allena: il suo Porto era solido e verticale, il Milan probabilmente lo diventerà ed è quello che serve ai rossoneri in questo momento. Simone ha una bella empatia, che nasce anche dal percorso all’Inter: in quattro anni ha via via scremato i giocatori fino a guidare un blocco che sente suo. A Inzaghi piace dialogare di più perché argomenta di più, proprio come l’Inter, che sul campo costruisce e attacca con tanti uomini. Entrambi però hanno un punto in comune».

Il punto in comune

—  

«Costruiscono squadre attentissime dietro senza perdere il Dna offensivo che li ha contraddistinti da calciatori. Simone ha trasformato il 3-5-2 in un modulo ultraoffensivo, le squadre di Sergio cercano la profondità in maniera diciamo più essenziale, e creano sempre pericoli nell’area avversaria. La strada maestra resta quella del gol, come quando giocavano: ognuno dei due ci arriva seguendo percorsi differenti».

Sulla fida di Champions tra Porto e Inter

—  

«Guardando a domani, comunque, quel confronto può dare un vantaggio a Conceicao. Sergio conosce già l’Inter, anche a livello individuale: molti dei giocatori di Inzaghi che erano in campo allora se li troverà di fronte a Riad. Ha un vissuto davanti, non è poco per preparare un derby così importante in pochissimo tempo. Il primo Milan di Conceicao ha dato un segnale importante dal punto di vista mentale: contro la Juve è rimasto sempre dentro la partita, come faceva il Porto, e come è mancato troppo spesso in questa stagione ai rossoneri».

I giocatori funzionali per Conceicao

—  

«Reijnders e Fofana per la solidità, Pulisic e Leao per la centralità degli esterni da uno contro uno di cui parlavo prima. E poi Tomori, al quale Conceicao ha subito dato fiducia contro la Juve. È una mossa interessante: penso possa riportarlo agli standard del difensore di personalità che negli ultimi tempi aveva perso». LEGGI ANCHE: Milan, Rashford: occasione per Conceicao? Numeri importanti. E il ruolo...

tutte le notizie di