- Calciomercato
- Redazione
L'intervista di Paolo Di Canio (ex attaccante AC Milan) al 'Corriere dello Sport' sui rossoneri | Milan News (Getty Images)
Paolo Di Canio, ex attaccante del Milan per due stagioni, dal 1994 al 1996, ha rilasciato una lunga intervista al 'Corriere dello Sport' oggi in edicola. Di Canio, oggi talent per 'Sky Sport', in merito ai rossoneri di Stefano Pioli si è soffermato a parlare, in particolare, di due giocatori: Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud.
Interrogato sul Milan 'Ibra-dipendente', Di Canio ha sottolineato:«A Ibrahimovic va concesso tutto e riconosciuto tutto. Ma se fino a qualche anno fa su venti palle giocate diciotto diventavano perle, adesso le perle sono due e diciotto sono palle perse. Non voglio esagerare, tuttavia quando cerchi da fermo di toccare il pallone di punta e te lo tolgono i compagni restano esposti alla ripartenza. Capita in diverse partite e allora diventa dura, anche se Pioli è bravissimo e gli altri giocatori si mettono a disposizione. Stop di petto, sforbiciata, scorpione: queste cose Ibrahimovic continuerà a farle pure a settant’anni. Ma qui parliamo di una squadra che deve disputare altre quindici gare».
La prima riserva di Zlatan, al Milan, è Giroud. Anche lui piuttosto in avanti con l'età (36 anni). A questo proposito, Di Canio ha aggiunto: «Giroud non ha neppure la capacità che ha Ibra di scendere sulla trequarti. Il punto è che quando Zlatan si abbassa nessuno va a occupare quei diciotto metri di vuoto. Rafael Leão è un talento raro che però non va spesso senza palla. Sia chiaro però che il Milan per le risorse tecniche che ha sta ottenendo risultati fantastici». Milan, il vice Ibra grazie a Moncada: le ultime news di mercato >>>
Le ultime notizie sul Milan anche su Google News: CLICCA QUI E SEGUICI
© RIPRODUZIONE RISERVATA