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Nelson Dida (preparatore portieri AC Milan), ex estremo difensore dei rossoneri | Milan News (Getty Images)
"Nelson Dida, preparatore dei portieri del Milan ed ex estremo difensore rossonero in Serie A, ha parlato in esclusiva ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni integrali.
"Dida su Ricardo Kaká: "La qualificazione alla finale di Champions 2007 nacque lì, a Manchester, con una stupenda partita di Kaká. Una gara fondamentale per la sua carriera. Lo sento ancora, ogni tanto ci parliamo al telefono ed è contento della strada che ho intrapreso in Italia".
"Dida sul suo ruolo nel Milan attuale: "Dallo staff adesso sto imparando tanto, un giorno vorrei fare l'allenatore, non soltanto dei portieri, perché mi piacerebbe davvero stare in panchina e decidere come schierare la squadra. Ma quel giorno è lontano".
"Dida sul sentirsi un po' milanese: "Milanese, italiano e milanista. Ho vissuto qui dieci anni, sono super Dfelice. L'Italia mi ha fatto crescere tantissimo, non soltanto sul piano tattico. Conosco la lingua e in un futuro questo mi aiuterà, ho studiato a Coverciano, ma non è soltanto questo. È senso di appartenenza, il Milan è casa mia. Anzi, casa nostra. Anche di Kaká e di tanti altri che sono passati qui".
"Dida su cosa gli ha dato Milano: "Mi ha fatto crescere, anche nel carattere. Un Paese diverso, abitudini diverse. Suggerimenti che mi hanno plasmato anche come essere umano. Non soltanto come giocatore".
"Dida su Gianluigi 'Gigio' Donnarumma: "Un grande talento. È un ragazzo tranquillissimo, ma sente tanto la partita. Adora il Milan, è molto legato alla squadra e lo fa capire".
"Dida sul giocare a calcio negli stadi vuoti: "Si sentono le urla perché gli stadi sono vuoti e, come ricorda lei, quindi sentite tutto quello che prima non potevate percepire. Ma un portiere deve gestire un reparto. Gigio urla e fa bene".
"Dida sugli aspetti in cui Donnarumma può crescere ancora: "Primo punto debole era appunto la comunicazione e Gigio lo ha superato. Stiamo lavorando su tanti aspetti, ma già da questo punto di vista Donnarumma è migliorato. Un portiere non può concedersi debolezze: deve dirigere".
"Dida su come si diventa portieri efficaci: "Parando, parando. Bisogna allenarsi tutti i giorni e, se capita, anche in partita. Gigio è alto, ha una bella corporatura, ed ancora tanti margini di miglioramento in tutti i fondamentali. È stato in campo per una sequenza di rigori infinita, contro il Rio Ave, in Portogallo. Ecco, quelle sono le situazioni che ti fanno crescere".
"Dida sull'attaccante che, poi, fa la differenza: "Ecco, appunto. Avete presente Andriy Shevchenko? Io ogni tanto mi riguardo quella partita, come quelle del 2007. Che incroci fantastici".
"Dida su Milan-Manchester United di domani: "Il gol all'ultimo momento ci aiuta molto. L'1-0 non sarebbe stato facile da ribaltare. Loro recuperano giocatori, noi pure. Siamo fiduciosi".
"Dida sulla bravura di Franck Kessié sui calci di rigore: "La sua forza è la tranquillità. Mi ha detto: 'Voglio farti gol su rigore'. Ho risposto che deve aspettare, prima mi devo allenare un po', poi vediamo ...".
"Dida su Zlatan Ibrahimović che difetta dagli undici metri: "Ibra è Ibra. Quando se la sentirà, prenderà il pallone, lo metterà sul dischetto e deciderà la partita. Anche per questo sono fiducioso". Milan, le rivelazioni di Maldini su Boban e Rangnick >>>
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