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Roberto Donadoni (ex giocatore AC Milan) ha rilasciato un'intervista a Tuttosport | (credits: Getty images)
In vista di Atalanta-Milan di domani Tuttosport ha intervistato Roberto Donadoni. Il tecnico è stato giocatore di entrambe le squadre: "Per me sarà sempre una partita speciale. Quando giocavo per il Milan e dovevo affrontare la Dea era sempre una grande emozione: l’Atalanta mi ha dato la possibilità di emergere e diventare professionista, prima in Serie B e poi in A, le sarò sempre grato per questo. Dall’altra parte, quando ad inizio carriera vestivo la maglia dei bergamaschi, mi emozionavo a giocare contro il Milan, è sempre stata la mia squadra del cuore. Se c’è una cosa che mi spiace oggi è vedere così pochi bergamaschi tra i titolari dell’Atalanta".
Su chi è favorito: "Secondo me si equivalgono come valori. Il Milan sicuramente vorrà riscattare il turno infausto di Champions League contro l’Atletico Madrid, mentre l’Atalanta dare continuità a quello che di buono sta facendo vedere. Sono due squadre in forma anche dal punto di vista atletico e fisico, direi che ci sono tutte le premesse affinché si possa assistere ad una partita ad alto tasso di intensità".
Sulla sorpresa del Milan: "Sicuramente Sandro Tonali. Mi spiego meglio, non ho mai nutrito alcun dubbio sulle sue qualità tecniche, ne avevo qualcuno in più sul suo carattere. L’anno scorso ha vissuto un anno di transizione che gli ha fatto capire cosa vuol dire giocare per un club come il Milan, e quest’anno sta dimostrando di essere un giocatore di assoluto spessore, sono contento per lui. Anche Davide Calabria mi ha impressionato, fino a qualche tempo fa dava l’impressione di non reggere il peso della maglia rossonera, ora invece ha acquisito consapevolezza e fiducia».
Su Rafael Leao: "Premetto che non mi piace fare paragoni, sono convinto che ogni calciatore abbia una sua unicità e debba essere apprezzato in quanto tale. Il portoghese ha talento e qualità importanti, e vista l’età ancora di grande prospettiva, può e deve crescere ancora molto. Nell’ultima partita di Champions l’ho visto bene, tuttavia dopo il gol mi ha dato l’impressione di accontentarsi e specchiarsi un po’ troppo. Ecco, l’ulteriore salto di livello che deve fare è proprio questo: mai sentirsi appagato e dare sempre qualcosa in più. Solo così riuscirà a diventare determinante per la squadra».
Se Donadoni stato vicino al Milan: "Qualche anno fa ci sono stati dei contatti, ma non potevo prendere in considerazione l’offerta perché ero impegnato con un altro club. Il Milan ora ha un ottimo allenatore, che sta facendo molto bene, per il futuro vedremo». Intanto il Milan pensa a un grande colpo a costo zero.
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