Su Romagnoli: "Lui, Donnarumma e Bonaventura non sono stati compresi dal Milan, diciamo così. Alessio era stato frenato dalla pubalgia, ha vinto lo scudetto da capitano, ma i dirigenti di allora non erano molto entusiasti all’idea di proseguire. C’è stata una proposta, presentata tanto per farlo. E’ mancata la voglia di andare avanti, non l’abbiamo percepita. La firma con la Lazio? L’epilogo è stato l’incontro con Lotito a Villa San Sebastiano. Dopo tante chiacchiere, Romagnoli decise di accogliere il messaggio del presidente. In futuro vediamo come andrà. E’ molto contento alla Lazio, ci sono tante situazioni da valutare".
Sul futuro di Romagnoli: "Il presidente si è sbilanciato. Romagnoli veniva da una situazione di carriera importante, anche economicamente. Alla Lazio ha accettato le condizioni di Lotito, il massimo che poteva concedere, con una promessa: risederci e completare il percorso. Erano promesse legate ad alcuni step che la Lazio doveva compiere. La Champions, la qualificazione agli ottavi. Lotito espresse ambizioni legate alla crescita del club: restare nel giro Champions e il sogno scudetto. Due su tre si sono compiute. Rimanere a vita? Ci dobbiamo rivedere con il presidente, sono sicuro che manterrà le promesse. Nel calcio non possiamo fare programmi. Ma a Roma, lo vedono tutti, Romagnoli splende di nuovo".
Su Ibra e Bennacer: "Bennacer? E’ tornato dopo un impianto di cartilagine ad un ginocchio. Dicevano che sarebbe rientrato dopo 8-10 mesi. Impressionante, lo ha già fatto. Cosa c’è nel futuro di Ibrahimovic? Mi ripete 'devo riflettere e decidere bene'". LEGGI ANCHE: Mercato Milan, Moncada in missione per il nuovo bomber >>>
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