Sulla condizione fisica: "Quando le gambe non vanno conta tutto poco, perché se non hai le distanze per affrontare la partita, diventa tutto più complicato. Tutte le volte che si è riconquistata palla, qualche volta l'hanno riconquistata loro, altre quando siamo andati a fare quella scelta è stata sempre una scelta non precisa, non mirata, è stata una reazione senza una ragione dietro".
Sulla Croazia: "Bisogna recuperare ed essere di capaci di ragionare in maniera corretta alle situazioni successi in campo, alcune volte si poteva fare diversamente da un punto di vista tattico, ma poi erano troppo più rapidi di noi, erano più reattivi".
Sulla brillantezza: "È sempre il fatto della brillantezza della gamba, a livello psicologico l'avevamo preparata bene, venivamo da una buona prestazione, si va giocare contro una squadra che gioca a calcio, bisogna fare vedere di saper giocare come loro".
Sull'idea: "Mollare mai perché siamo italiani, poi tenti di farlo però arrivi sempre dopo e non riesci a trovare delle linee di giocata perché perdi anche la geometria, la ragione di alcune scelte. Jorginho, Barella sono bravi a fare quella cosa lì. Avevamo fatto questa scelta di tentare di comandare il gioco, non ce l'abbiamo fatta ed è andato tutto ad essere più difficile". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Moncada studia il colpo: Diavolo in corsa
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