INTERVISTE

Bergomi: “Serie A 2024-2025, questa è la mia griglia di partenza”

Daniele Triolo Redattore 
Giuseppe Bergomi, ex difensore dell'Inter e oggi talent per 'Sky Sport', ha parlato al 'Corriere dello Sport' della nuova Serie A

Giuseppe Bergomi, ex difensore dell'Inter e della Nazionale Italiana, oggi talent per 'Sky Sport', ha parlato al 'Corriere dello Sport' della nuova Serie A. Ecco, dunque, le dichiarazioni di Bergomi sul nostro campionato.

Bergomi al 'CorSport' vede l'Inter ancora favorita per lo Scudetto

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Sull'Inter che parti avanti alle altre: «Continuo a pensare che non sia stata la più forte, ma la più brava. Ha avuto determinazione e voglia che le hanno permesso di fare quel gran campionato. La metto in prima fila, sì, ma se non ci mette la stessa cattiveria agonistica l’esempio ce l’ha lì davanti: il Napoli dell’anno scorso. Le altre poi ripartono con grandi motivazioni. Hanno cambiato tutte tranne l’Atalanta e per esperienza personale posso dire che quando ho vinto è sempre stato negli anni di cambiamento. Quando arrivano anche 4-5 giocatori nuovi, che magari hanno fame e con allenatori che gli danno quel qualcosa in più, tutto si può azzerare».

Su Milan e Juventus che hanno cambiato guida tecnica: «Il Milan, che è arrivato secondo e ha fatto buoni acquisti, lo colloco in prima fila con l’Inter. E secondo me può partire bene la Juventus, che l’anno scorso tra le difficoltà ha comunque raggiunto il risultato. Di buono nella Juve c’è che società, allenatore e ambiente sono tutti allineati. Anche con questa strategia di mercato che in parte può penalizzarla, ma hanno fatto una scelta condivisa e tutti stanno dando grande disponibilità al cambiamento che sta portando Thiago Motta. E poi sono curioso di capire la Roma: sotto l’aspetto tecnico sta facendo acquisti che mi piacciono molto, poi mettere tutti insieme quei giocatori offensivi di talento non è facile. Se Daniele De Rossi riesce, la squadra è forte tecnicamente ...».

"Napoli di Conte con le altre. Ma l'assenza di coppe ..."

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Sul Napoli di Antonio Conte: «La cosa bella di Conte è che in 10-15 giorni ti dà un’organizzazione: la squadra va in campo e sa cosa fare. Questo è fondamentale per l’aspetto tecnico-tattico, per la disciplina e per riuscire a tenere l’ambiente unito. Senza coppe e partendo dal decimo posto potrà tirare fuori il massimo da tutti. Il Napoli è lì, assieme alle squadre nominate prima. Mai come quest’anno, in previsione di una Champions più impegnativa, l’assenza di coppe può rappresentare un vantaggio».


Sulla nuova Champions League, con più squadre, più partite e il girone unico: «Le rotazioni intelligenti saranno fondamentali, prendendo anche qualche rischio. Ora i club possono monitorare la condizione dei giocatori grazie a una mole di dati incredibile. L’intensità alta è difficile da gestire nell’arco di un campionato. Carlo Ancelotti in questo è maestro: si parla spesso di quel pizzico di fortuna, ma devi sapertela andare a trovare: il Real Madrid per i campioni che ha, per l’allenatore e la gestione, parte davanti. E il Manchester City: per me Pep Guardiola è l’allenatore più bravo. E non ne metto altre: in Premier League il mercato fatica ad accendersi, il Liverpool non si è mosso. Le italiane non sono tanto distanti però, lo dimostrano i risultati degli ultimi anni». LEGGI ANCHE: Milan, Emerson Royal si presenta: le sue parole in conferenza stampa >>>