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Ex Milan, Balotelli: “Ho sofferto quasi di depressione. Morata? Ecco cosa penso”

Mario Balotelli AC Milan
Mario Balotelli, ex attaccante di Inter e Milan, ha rilasciato una lunga intervista a DAZN. Tanti gli argomenti tra cui la carriera e Morata
Emiliano Guadagnoli Redattore 

In occasione dell'attesissimo derby di Milano, Mario Balotelli ha parlato in un’intervista esclusiva per DAZN, dal titolo “Mario Balotelli – Adesso parlo io”. Tra il suo percorso personale, i momenti bui in carriera, il Milan e Alvaro Morata. Ecco alcuni spunti delle parole dell'ex attaccante rossonero.

Sul momento buio in carriera

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"A Marsiglia ho fatto bene in sei mesi, rifiutando un'offerta fuori di testa dalla Cina. Mancini mi disse che mi non avrebbe convocato se fossi andato lì. Il Marsiglia non poteva comprarmi. Mi sono trovato senza squadra. Sono stato male, quasi in depressione. Negli ultimi anni sono stati condizionato da alcuni fattori che non dipendevano da me".


Sulla Serie A

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"Spero possa vincere il Napoli, per me è la squadra da battere oggi, anche l'Inter è forte".

Su Morata

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"Non è una realtà semplice quella del Milan, ma non lo vedo così male. Penso possa far bene, sinceramente. Morata è forte, giocatori come lui si adattano ovunque".

Sul Milan

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"La prima partita è stata strana. Non dovevo giocare fin dal primo minuto, ma si è fatto male Pazzini. Ero pronto per il secondo tempo. E' stato un bell'esordio".

Su cosa vuole fare ora

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"Desidero tornare in Serie A, ed è per questo che sono ancora a casa. Ho ricevuto offerte dall'estero, ma ho rallentato tutto perché ho la speranza di tornare in Serie A. Non ci sono squadre in cui non starei bene, dovrei piuttosto pensare a quale potrebbe non essere adatta a me".

Sul pregiudizio delle persone

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"Io non capisco quale pregiudizio la gente ha su Balotelli. Ho avuto da ridire con qualche allenatore, ma tutti discutono. Nella mia carriera non ho mai rovinato uno spogliatoio. Oggi si sente parlare di doping, droga, scommesse... io sono sempre stato lontano da queste cose. Cosa ho fatto di così grave?".

Sul percorso personale

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"Ho passato momenti in cui mi sentivo solo, demotivato, non protetto… in quei momenti ho avuto la fortuna di avere la mia famiglia vicino. Mi ha aiutato intraprendere un percorso psicologico, perché penso che tutti abbiamo dei traumi. Questo percorso mi ha cambiato molto, perché ora ho più consapevolezza di me stesso, e questo per me è un’arma, perché sai come controllarti. Il mio rimpianto è non averlo fatto prima". LEGGI ANCHE: Derby Inter-Milan, Curva Sud assente a Milanello: sarà protesta? Il punto

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