Sulle differenze tra Italia e Turchia: "L’anno scorso ho guardato un paio di partite di Serie A e non per cattiveria ma le paragonavo alle partite che facevamo in Turchia. Il livello è quasi più alto in Turchia oggi della Serie A. La Serie A non è un campionato scarso, ma il livello degli altri campionati si sta alzando".
Sull'Arabia: "Io ho rifiutato un’offerta cinese molto più alta delle cifre arabe. Non rimpiango di averla rifiutata Ho però preferito giocare a calcio e restare a Marsiglia. Non so cosa farò in futuro, ma come si può dire che uno che va in Arabia non per soldi? Se offrissero pochi soldi i giocatori non ci andrebbero".
Sul Pallone d'Oro: "Lo darei ad Haaland. Ha vinto tutto, è giovane e ha fatto una caterva di goal, ma ormai il Pallone d'Oro è una ca***ta. Per quanto io possa amare Messi, lo darei ad Haaland".
Su Mino Raiola: "Quando stavo firmando al Nizza, eravamo seduti col presidente e gli diceva: “Non prenderlo. Ti distrugge lo spogliatoio. Ti divide la squadra in due. Non fa un goal”. Io lo guardavo e lui: “Lasciami stare”. Alla fine è riuscito a farmi prendere più soldi. Il presidente rideva. Mino era serio perché aveva la sua tattica. Io dicevo: “Mino non potrà mai funzionare così, perché questo pensa che sono matto”. E invece è riuscito a farmi prendere di più".LEGGI ANCHE: Milan, la strana parabola di Adli: da esubero alla lista Champions >>>
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