INTERVISTE

Milan, Bierhoff parla da vero cuore rossonero. Su Morata e Abraham …

Daniele Triolo Redattore 
Oliver Bierhoff, ex attaccante del Milan, ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' dei rossoneri. Ecco le sue dichiarazioni

Oliver Bierhoff, ex attaccante del Milan (bomber dello Scudetto del 1999 con mister Alberto Zaccheroni) ha parlato, in esclusiva, a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni del tedesco sui rossoneri.

Ex Milan, le impressioni di Bierhoff sui rossoneri alla Gazzetta

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Su Bayer Leverkusen-Milan 1-0 di Champions League: «Il Milan non mi è dispiaciuto. Soprattutto nella ripresa. Alla fine credo che sarebbe stato più giusto un pareggio. Almeno un pareggio ...».

Sul dominio del Bayer per la prima ora di gioco: «La formazione di Xabi Alonso ha vinto la scorsa Bundesliga con grande distacco e sabato ha pareggiato a Monaco con il Bayern. Ci sta avere delle difficoltà se ti trovi di fronte una squadra più rodata, che fa un gran possesso e ha giocatori di qualità».

Sul Milan che ha fatto pochino: «Nella prima frazione è stato un po’ troppo attento e timoroso. Doveva sfruttare di più il contropiede perché gli spazi c’erano. Pur costretto a stare con il baricentro più basso del solito dal pressing e dal palleggio avversario, secondo me c’era la possibilità di creare maggiori pericoli».


Su cosa manca alla formazione di Paulo Fonseca: «Un po’ di creatività e di idee in attacco. Il mio Milan era una squadra di campioni che vinceva e divertiva con il gioco. Questo è un gruppo diverso, ma sicuramente organizzato e ha un’idea di gioco che nella ripresa con il Bayer si è vista».

Sulla musica cambiata con l'ingresso in campo di Álvaro Morata: «Solo un caso? No. Morata ha vinto l’Europeo e ha alzato trofei in tutte le squadre dove ha giocato. È un attaccante che fa tanto movimento, che crea spazi per i compagni e ieri (martedì ndr) è stato sfortunato con quel colpo di testa a fil di palo. Di gol ne segnerà tanti e aiuterà il Milan».

Sulle sue caratteristiche, più simile a Tammy Abraham: «Sì e ho immaginato cosa avrei fatto al suo posto, con pochi palloni giocabili. Abraham ha lottato, ma deve essere servito in un certo modo, con i cross che sono arrivati nell’ultima mezz’ora».

"Milan, in Champions puoi recuperare. Scudetto? Da tifoso dico sì"

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Sulla Champions League del Milan che ha preso una brutta piega: «La nuova formula, con otto partite e il girone unico, ti permette di recuperare. Non c’è niente di compromesso con diciotto punti ancora in palio. Il calendario non ha dato una mano ai rossoneri perché Liverpool e Bayer sono due avversarie toste. Era difficile immaginare di conquistare due successi ... Se il Milan giocherà come nella ripresa a Leverkusen andrà avanti, non ho dubbi. D'ora in poi però non potrà sbagliare».

Sulle cose, che in Serie A, per il Milan vanno meglio: «In campionato gli ultimi risultati sono stati positivi e il successo nel derby ha aumentato l’autostima e la fiducia. Sono contento per i tifosi che aspettavano da tempo una gioia simile».

Sul Milan tra le candidate per lo Scudetto: «Da tifoso dico di sì. La squadra è compatta e sta cercando di mettere in pratica il calcio che chiede Fonseca. Poi è chiaro che la concorrenza non manca: l’Inter campione in carica si è rinforzata, la Juve è la Juve e il Napoli ha preso Antonio Conte, un allenatore che dà forza e convinzione al gruppo».

Su Zlatan Ibrahimović in versione dirigente del Milan: «Ha personalità e conosce il calcio perché ha giocato e vinto ad alti livelli. Avere nel club una persona che non è... un tifoso e vede le cose con distacco è importante. Sono sicuro che farà bene».

Su Adriano Galliani: «L’ho visto all’ultima finale di Champions e l’ho salutato con affetto. Sono contento che sia ancora nel mondo del calcio. Mi ricordo le chiacchierate con lui e con il Presidente Silvio Berlusconi quando sono arrivato al Milan. A loro sarò sempre grato come rimarrò sempre legato al popolo rossonero». LEGGI ANCHEMilan, Morata sbotta sui social contro il Sindaco interista: il motivo >>>