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Ex Milan, Boban: “Col Barcellona potevamo vincere 15-0. Cruijff ci motivò così”

Fabio Barera Redattore 
Zvonimir Boban, ex calciatore del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo passato rossonero e su alcuni temi del presente

Zvonimir Boban, ex calciatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Cadena SER', nel corso del programma 'Què t'hi Jugues!' soffermandosi in particolare sul suo passato rossonero e non solo. Ecco, dunque, le sue parole.

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Sulla sfida tra Milan e Barcellona: "Cruyff non si è preparato bene. Ci ha fatto venir voglia di vincere ancora di più. Ha detto che il Milan non aveva talento e che doveva vincere con 3, 4 o 5 gol di scarto. È stato una motivazione per noi. Sapevamo come essere più forti. Il Barcellona aveva due fonti di gioco, Koeman e Guardiola, entrambi piuttosto lenti. Se gli mettevi pressione, il Barcellona non poteva giocare con i terzini. L'abbiamo fatto e ha funzionato. È stata una grande sorpresa, tutti pensavano che il Barça avrebbe vinto. Non lo capivamo, perché avevamo giocato un'amichevole a Oviedo prima, nella pre-stagione, e il Milan avrebbe potuto vincere 15-0. Abbiamo vinto 3-0. Abbiamo visto una velocità di calcio diversa, di pressing, di aggressività".

Sul VAR: "Il VAR ha salvato il calcio, è una protezione per gli arbitri, che è la parte più delicata del calcio. Se qualcuno non arriva alla conclusione che il VAR ha salvato il calcio, è qualcuno che non sta pensando bene. Abbiamo condotto uno studio in Belgio sulle 2.000 partite più importanti degli ultimi 10 anni di calcio. Ogni 3 partite c'era un grave errore arbitrale. In un campionato di 380 partite ci sono stati circa 120 errori. Ora ne rimangono 5 o 7, perché c'è un elemento naturale che è l'uomo. Ci sono momenti in cui si commettono errori, ma 5-7, non 120."

Sulla tutela degli arbitri: "È importante che le istituzioni tutelino gli arbitri perché tutti i club vogliono fare pressione su di loro. Il Real Madrid non è stato elegante. Pensa solo a se stesso, non al bene del calcio. La Spagna è un mondo molto difficile per quanto riguarda l'arbitraggio; è una follia totale".


Sullaa Superlega: "È un errore molto grave da parte dei club che hanno voluto uccidere il calcio, che appartiene a tutti noi. Il calcio è uno sport popolare, il calcio appartiene a tutti noi e non solo ai grandi club e alle grandi aziende. Non credo che accadrà, non possono organizzarlo, non hanno una tempistica. Penso che sia un'utopia totale, non credo che sia possibile". LEGGI ANCHE: Milan-Roma, Conceicao senza filtri: "Segnali che non mi sono piaciuti". Poi su Leao e mercato ... >>>