Sul suo passato al Monza: "Il Monza non era ancora il Monza di Berlusconi e Galliani, mancavano tantissime cose, le strutture, i giocatori per poter vincere subito. Sono stato contento di ricevere la telefonata, ma è stata la prima volta dove ho sentito una grandissima responsabilità alle spalle, forse ancora di più di quando sono stato chiamato per allenare la prima squadra del Milan. In quei due anni e mezzo mi sono legato tantissimo a Monza, ancora oggi quando vedo il Monza vedo qualcosa di mio dentro. Quello che ha il Monza oggi c’è qualcosa che ho creato io all’inizio, le basi sono state messe", LEGGI ANCHE: Milan, la quarta maglia sarà in collaborazione con Pleasures >>>
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