Sulla crisi da gol di Leao unicamente come 'questione di testa': «Direi di sì, anche perché sulle capacità c’è poco da discutere. A me sembra che, in questa stagione, Leao abbia perso sicurezza quando va al tiro, un classico per l’attaccante che non è in fiducia. Cerca poco la porta perché pensa troppo prima di tirare e .. sbaglia, come in quella azione che avrebbe potuto dare il 2-0 al Milan col Napoli. Attenzione però: certi passaggi, come quello per Hernández, li fai solo se hai grande visione di gioco e Leao ce l’ha. In questo momento sembra quasi divertirsi di più a cercare il suggerimento per i compagni, e per il Milan può andare bene così: resta un giocatore risolutivo anche se non segna».
Sul metodo che Capello usò alla Juventus con Zlatan Ibrahimović - 30 minuti di tiri in porta continui a fine allenamento - che potrebbe funzionare con Leao: «Premesso che non mi permetto di giudicare il lavoro di Pioli e del suo staff e che non so come si allena Leao, posso senz’altro dire che gli esercizi specifici servono sempre. Anche Zico, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero si fermavano a fine allenamento a provare tiri, punizioni, rigori. Per i giocatori di talento, correggere i difetti è più semplice: i miglioramenti sono quasi immediati e loro sono i primi ad accorgersene. A Ibra cambiai la postura quando calciava: aveva il 46 di piede e un modo di appoggiarlo che non era funzionale al modo in cui tirava».
"Boban staccava male sulle palle alte. Seedorf, a Madrid ..."
—Su Ibra che, come Leao, all'inizio faticava anche sui colpi di testa: «A Zlatan i mezzi fisici non mancavano, come a Leao: ha tutto per migliorare di testa. A proposito, ricordo un gran lavoro anche con Zvonimir Boban: sulle palle alte staccava male. Zvone era intelligente, iniziò a fermarsi per esercitarsi e imparò».
Sugli altri esempi di campioni che sono migliorati con l'allenamento: «Una volta, mentre Marco van Basten si allenava sulle punizioni, mi avvicinai e gli dissi: “Marco, hai un problema con la rincorsa”. Ci lavorammo, correggemmo, e la domenica successiva segnò su punizione. E poi Clarence Seedorf a Madrid: in allenamento è cresciuto tantissimo nelle conclusioni. Come vede parliamo di campioni, di grande talento: se la base è questa, il lavoro dà i suoi frutti. Leao appartiene a questa categoria, è un calciatore di livello internazionale».
Su Leao che si può sbloccare, magari, nel contesto dell'Europa League: «Dovrà essere bravo Pioli a toccare le corde giuste preparandolo alla partita. In ogni caso io non mi preoccuperei troppo: se Leao continuerà a dare palloni come quello dell’altra sera ...». LEGGI ANCHE: "È tutto vero! Via dal Real Madrid per il Milan": le ultime news >>>
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