Sui primi passi in prima squadra, gli allenatori e i compagni avuti: "Avevo sedici anni. Ero agitato ovviamente, Gattuso mi ha dato due schiaffoni in amicizia, scherzando. Un bravissimo allenatore pretendeva molto. Ho sempre trovato bravissimi ragazzi prima ancora che calciatori. Ti fanno sentire a tuo agio. Ricordo Castillejo ad esempio, il primo a stare vicino ai giovani. Veniva al tavolo dei ragazzi aggregati dal vivaio apposta per parlare. Come lui anche Rafa Leao, con cui ho stretto un bel rapporto. Abbiamo parlato quest’estate, mentre stavo andando a giocare in Croazia: mi ha fatto un in bocca al lupo. Ibrahimovic? Fuori dal campo era il primo a scherzare, un grande. In campo… chiedeva tantissimo. Ma è per questo che è diventato Ibra. Pioli? Una figura paterna per noi giocatori, un mentore. Per questo i calciatori lo amano. Il suo gioco è sempre in evoluzione, molto moderno: i risultati lo hanno premiato". LEGGI ANCHE: Le pagelle di Fiorentina-Milan Primavera secondo la nostra redazione >>>
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