Su Thiago Motta e Paulo Fonseca, nuovi allenatori per Juventus e Milan, Costacurta ha aggiunto quanto segue. «Nessuno dei due può permettersi di partire male. Fonseca per qualche dubbio che aleggia sulla sua scelta, mentre su Thiago Motta le aspettative sono molto, molto alte e una falsa partenza metterebbe dei dubbi che io in questo momento non vedo. Detto questo ritengo che Thiago Motta abbia da fare un lavoro che necessita più tempo rispetto a quello di Fonseca: lui lo vedo molto simile a Stefano Pioli per modo di porsi e metodologie, mentre Motta ha cambiato tutto alla Juve. Per questo quello che rischia di più è Thiago. Giusto dare ad entrambi un anno di tempo. Le somme vanno tirate alla fine della prossima stagione».
"Conte è pericolosissimo. Sulle scintille con De Laurentiis ..."
—Un passaggio, nell'intervista di Costacurta, anche per il nuovo Napoli di Antonio Conte. «Antonio è pericolosissimo. Io ho tanta stima di Antonio e credo che il Napoli possa essere veramente terreno fertile per lui, trovando giocatori con la voglia di rimettersi in gioco e non avendo impegni nelle coppe europee. In una situazione così può veramente provare a fare il colpaccio. Non mi ha sorpreso il suo sì al Napoli, anzi. Antonio ha detto sì a tante squadre in carriera: a lui piace allenare. Un po’ è anche rompiscatole, ma porta i risultati e il primo anno ha sempre un rendimento favoloso. Possibili scintille con Aurelio De Laurentiis? L’anno scorso è stata sbagliata la gestione del dopo Spalletti, ma con Luciano non mi sembrava che De Laurentiis avesse avuto tanti problemi se non alla fine della storia».
Costacurta ha anche regalato una battuta sull'Atalanta di Gian Piero Gasperini: «Nelle ultime stagioni ha alzato tantissimo la qualità della rosa e credo che mai come quest’anno possa provare a vincere lo Scudetto dopo aver dominato in quel modo il Bayer Leverkusen in finale di Europa League. Anzi, dico o quest’anno, o mai più». E, sulla Roma, ha incalzato: «Ora arriva il difficile per Daniele De Rossi. L’anno scorso ci siamo tutti innamorati di Daniele, mentre quest’anno deve dimostrare di essere davvero all’altezza della situazione. E lo dico anche perché gli stanno mettendo a disposizione una bella squadra. Personalmente gli consiglio di puntare su una competizione perché la Roma è forte in tredici giocatori e per questo non credo possa reggere il doppio impegno».
"Nuovi arrivi? Mi stuzzica Dovbyk. Poi Morata: ha la leadership di Ibra"
—L'ex difensore del Milan ha poi parlato anche dei nuovi arrivi nel campionato italiano che lo stuzzicano maggiormente. «Direi Artem Dovbyk: l’anno scorso mi avevano molto colpito i due esterni del Girona, mentre il centravanti mi sembrava uno che la buttasse solo dentro. Poi però ho cominciato a notare che c’erano delle qualità in lui. Naturalmente dico Álvaro Morata che è un giocatore che ha un’attitudine pazzesca e può spingere tanto un Milan che da quando ha smesso Zlatan Ibrahimović non ha più avuto un giocatore con quella leadership».
Ci sarà spazio per le sorprese in Serie A come il Bologna dell'ultima stagione? Così Costacurta: «Sono curioso di vedere la Fiorentina, però davanti ha almeno sei squadre più forti, Milan, Inter, Juve, Napoli, Atalanta e Roma. Anzi piuttosto, se ne parla poco ma ci sarà una bella lotta per entrare in Champions che è l’obiettivo minimo per tutte quelle squadre». Sul Torino ha confessato di esserci «rimasto davvero male quando Urbano Cairo ha venduto Alessandro Buongiorno. Per me è stata una sorpresa perché pensavo che un giocatore così dovesse rimanere per tanti anni e intorno a lui crescesse tutta la squadra. La cessione di Buongiorno proprio non l’ho capita».
Costacurta: "Cairo, perché hai ceduto Buongiorno? Tifo per Zaniolo"
—Chiosa sul giocatore che potrebbe esplodere nella Serie A 2024-2025.«Io, per una serie di motivi, faccio il tifo per Nicolò Zaniolo - ha detto Costacurta -: perché è un ragazzo italiano, perché torna a casa e perché ci serve qualche talento che prenda in mano la Nazionale. E poi Zaniolo è una bella scommessa pure per Gasperini: se riesce a rilanciare anche lui dopo Gianluca Scamacca, bisogna dargli il premio di allenatore del secolo». LEGGI ANCHE: Rush finale di calciomercato: Milan, Ibrahimovic studia dal Condor Galliani >>>
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