"Aspetta aspetta il Milan ... poi il Milan non ha voluto aspettare lui"
—Sull'esito di quell'incontro con il Milan per il rinnovo di Donnarumma: «Maldini disse: “Mino, noi siamo qua per altro: il capitolo Gianluigi è già chiuso perché noi abbiamo già preso il nostro portiere”. A Donnarumma è crollato quel macigno sulla testa. Noi, oltre alla Juve, che lo avrebbe preso solo a fine campionato se il Milan non fosse andato in Champions, non avevamo fatto mercato su Gianluigi che a gennaio, sempre per non tradire il Milan, non aveva neanche voluto ascoltare un’offerta da futuro svincolato. E sempre lui, dopo quanto successo, ci disse “No, io in Italia non ci voglio giocare più. Alla Juve ci sarei andato solo se il Milan non fosse andato in Champions e dalla mia cessione ci avrebbe guadagnato, quindi ora io in Italia non ci voglio giocare più”. Noi, mi creda, non avevamo proprio niente in mano perché tutti erano sistemati, compreso il PSG che aveva da poco rinnovato con Keylor Navas. Però Mino ha voluto lo stesso giocarsi la carta Nasser e lui, una volta capito che Gianluigi era libero, davanti a noi prese il telefono e disse a Leonardo “Prendimi Donnarumma”. Lì è iniziata la trattativa, ma eravamo ormai quasi a fine campionato. Questa è la vera storia di Gianluigi: lui prima del primo rinnovo poteva andare in 4-5 grandissime squadre, dopo quattro anni quelle squadre non c’erano più mentre il Milan non si sapeva ancora dove sarebbe andato a finire e, ciò nonostante, non aveva preso impegni con nessuno. Aspetta, aspetta e poi il Milan non ha voluto aspettare lui. Questa è la verità».
Sul trattare con Nasser Al-Kheläifi: «Con Gianluigi, Nasser ha un rapporto eccezionale, quando va allo stadio lo abbraccia sempre e gli dice “Tu sei il numero 1” e, quando gli avevano rubato in casa, l’ha subito chiamato per mettergli a disposizione tutti i suoi uomini. A me ricorda Galliani, è difficile trovare dirigenti così. A proposito, prima che andassero via i cinesi, a Giacomo Bonaventura era stato promesso il rinnovo ma lui si era infortunato al ginocchio. Ecco, Galliani, quando un giocatore si infortunava, la prima cosa che faceva per fargli sentire vicino il club, gli rinnovava il contratto. Invece il duo Maldini-Massara non gli ha dato questa opportunità. Lo stesso vale per Alessio Romagnoli: Jack è in Nazionale e Alessio è un pilastro della Lazio. Di riflesso, quando Zlatan Ibrahimović poteva tornare in Italia perché aveva l’offerta del Napoli, Mino gli disse “Se vuoi davvero fare qualcosa di eccezionale, devi tornare al Milan e riportarlo a vincere”, questo per dire che i procuratori fanno pure gli interessi delle società. Gianluigi voleva invece aspettare a rinnovare, ma purtroppo a qualcuno non è piaciuta questa volontà di attendere. E la cosa che ci è sembrata più strana è che abbiano preso Mike Maignan da un club comunque legato a Elliott, quindi tutta questa fretta non c’era perché il francese avrebbe potuto firmare il giorno dopo in cui il Milan non era andato in Champions, se Gianluigi avesse scelto di non restare».
Sui fischi ricevuti a 'San Siro' da Donnarumma indossando la maglia della Nazionale: «Tantissimo. E speriamo che ora qualcuno, visto che ho raccontato per bene come sono andate le cose, possa mettersi una mano sulla coscienza». Scadenza 2025, gli obiettivi di mercato del Milan >>>
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