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Gianluigi Donnarumma, qui con la maglia del Milan nel 2016 | AC Milan News (Getty Images)
Enzo Raiola, procuratore di Gianluigi Donnarumma, portiere italiano classe 1999 di proprietà del PSG ed ex Milan, ha parlato in esclusiva a 'Tuttosport' (LEGGI QUI L'INTERVISTA). È tornato, con la mente, ai primi passi dell'estremo difensore in Serie A con la maglia rossonera: avvenuti, a quanto pare, grazie in particolar modo a due persone.
«Le svelo un retroscena: già l’anno prima, con Filippo Inzaghi, c’era stata la possibilità che debuttasse nell’ultima di campionato con l’Atalanta. Poi è arrivato Siniša Mihajlović e l’ha preso a cuore perché lui fiutava subito il talento. E qui gliene racconto un’altra: un giorno io e Mino eravamo a Milanello e Siniša si avvicinò e ci disse: “Mi sono convinto, deve giocare il ‘bambino’.... Perché in partitella, dove gioca Gigio, gioca meglio la squadra. E succede anche quando inverto i portieri”».
«E gliene dico pure un’altra - ha chiosato Enzo Raiola sul debutto di Donnarumma nel Milan -: Adriano Galliani e Mihajlović dovettero fare una grande pressione sul Presidente Silvio Berlusconi per convincerlo. Non perché non credesse in loro, ma perché c’era un signor portiere che era Diego López ed era un bagno di sangue per la proprietà metterlo fuori, visto quanto guadagnava lo spagnolo. Alla fine, ha vinto la volontà di Siniša e Galliani, Gigio ha debuttato e si è tenuto il posto da titolare, tanto che poi López venne ceduto». Scadenza 2025, gli obiettivi di mercato del Milan >>>
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