Su Matteo Gabbia come nuovo Filippo Galli: «Spero per lui di no, visti i tanti infortuni che ho avuto. Battute a parte: mi ci rivedo. Gabbia usa molto le letture di gioco, ha la testa sulle spalle ed è ben focalizzato sul compito che deve svolgere. È dotato della cosiddetta self regulation e ha tutto per essere a lungo un punto fermo del Milan. In lui vedo il DNA del milanismo: per serietà e capacità di eloquio potrebbe anche ricoprire il ruolo di capitano».
"Theo va recuperato, Camarda pronto a fare il titolare. Su Leão ..."
—Su Fikayo Tomori che non vive un gran momento: «Da parte dell’inglese c’è un po’ di insofferenza nel non giocare con continuità. Sento che potrebbe andare via a gennaio, anche se scappare non mi sembra la soluzione ideale. I problemi vanno affrontati».
Su Theo Hernández in difficoltà: «Il problema di Theo si sta protraendo da tempo. Tra l’altro le disattenzioni difensive in campionato stavano diventando tante e il francese non sembrava più il campione che abbiamo conosciuto. Va recuperato in tutti i modi. La fascia sinistra con lui e Rafael Leão è stata una soluzione vincente per molto tempo».
Su Francesco Camarda: «È pronto per fare il titolare. Gli darei più spazio, anche perché davanti il Milan fatica a concretizzare. Camarda ha qualità importanti: ti dà sempre la sensazione di poter segnare da un momento all’altro».
Sui segnali di crescita di Leão: «Nelle ultime gare si è visto qualcosa in più a livello di continuità. Rafa può spaccare la partita con le sue giocate, anche se col Genoa è sparito nel secondo tempo, ma resta il leader tecnico del Milan». LEGGI ANCHE: Verona-Milan, Fonseca a rischio esonero con un k.o.. Un nome in pole per il 2025 >>>
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