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Ex Milan, Giunti: “Vedrei bene Djalo all’Inter. Mi ricorda Cannavaro”

Tiago Djaló Lille Calciomercato Napoli
Federico Giunti, ex allenatore del Milan Primavera, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'ex rossonero Tiago Djalo, accostato all'Inter
Fabio Barera Redattore 

Federico Giunti, ex allenatore del Milan Primavera, ha rilasciato alcune dichiarazioni a 'La Gazzetta dello Sport', soffermandosi su Tiago Djalo, ex difensore rossonero, accostato nelle ultime settimane al Diavolo ma soprattutto all'Inter. Ecco, dunque, le sue parole.

Ex Milan, Giunti: "Si vedeva che Djalo aveva un talento innato"

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"Djalo arrivò a gennaio e ricordo che ci diede una grande mano. Si vide subito che era un giocatore di enormi potenzialità. Non era solo tecnico, ma anche dotato di grande intuito e tempismo. Aveva grande corsa nello spazio e un fisico ben piazzato, eppure era anche agile e veloce. Pur essendo destro, preferiva giocare sul centro-sinistra".


Quali erano i suoi punti di forza? "Era abile sulle palle alte, sapeva sempre trovare il giusto posizionamento, era difficile da superare e, da buon portoghese, era anche molto bravo a impostare la manovra. Era un ragazzo chiaramente in possesso di un talento innato che, da quanto ho visto negli ultimi anni a Lilla, ha saputo coltivare e far sbocciare. È un difensore completo, in grado peraltro di destreggiarsi in qualsiasi modulo. Forse mancava un po' in continuità e applicazione, ma erano piccoli difetti di gioventù che oggi ha sicuramente corretto".

A chi lo paragonerebbe per caratteristiche e potenziale? "Ha caratteristiche difficili da trovare in giro, poca gente possiede un mix di qualità come il suo. Perché è piazzato fisicamente ma anche rapido ed esplosivo. È uno che gioca molto sulla capacità di anticipo e raramente sbaglia, anche perché ha doti atletiche che gli consentono facilmente di rimediare anche in caso di sbavature. Stilisticamente e tecnicamente, così su due piedi, mi ricorda molto Cannavaro, ma ovviamente stiamo parlando di giocatori molto diversi strutturalmente".

Secondo lei dove rende al meglio? "La verità è che è forte e può giocare ovunque. Io lo vedo meglio in una difesa a tre, perché ha una porzione di campo minore da coprire e può anche sfruttare meglio le sue abilità nel palleggio. Ma per lui è indifferente, è in grado di fare qualsiasi ruolo, all'occorrenza persino il terzino. Di sicuro, però, si trova più a proprio agio sul centro-sinistra, perché preferisce giocare a piede invertito".

Come vedrebbe Djalò nella difesa dell'Inter? "Direi benissimo, come in realtà in qualsiasi difesa di una grande squadra. Nell'Inter di oggi potrebbe fare tranquillamente il braccetto, sia a destra che a sinistra. Ma sono sicuro che non sfigurerebbe nemmeno al centro nel ruolo solitamente ricoperto da Acerbi e De Vrij. Occhio, quella nerazzurra è una difesa super assortita ed esperta. Bastoni e Pavard sono i titolari indiscussi e lui sarebbe il primo rincalzo. Ma sarebbe un rincalzo di primissimo livello. È forte e può giocare ovunque. Ciò che gli auguro, a prescindere da dove andrà, è di tornare presto in campo perché ha dovuto lottare con un brutto infortunio". LEGGI ANCHE: Coppa d'Africa, le partenze: Inter e Juve godono, il Milan ne perde due >>>

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