Quali erano i suoi punti di forza? "Era abile sulle palle alte, sapeva sempre trovare il giusto posizionamento, era difficile da superare e, da buon portoghese, era anche molto bravo a impostare la manovra. Era un ragazzo chiaramente in possesso di un talento innato che, da quanto ho visto negli ultimi anni a Lilla, ha saputo coltivare e far sbocciare. È un difensore completo, in grado peraltro di destreggiarsi in qualsiasi modulo. Forse mancava un po' in continuità e applicazione, ma erano piccoli difetti di gioventù che oggi ha sicuramente corretto".
A chi lo paragonerebbe per caratteristiche e potenziale? "Ha caratteristiche difficili da trovare in giro, poca gente possiede un mix di qualità come il suo. Perché è piazzato fisicamente ma anche rapido ed esplosivo. È uno che gioca molto sulla capacità di anticipo e raramente sbaglia, anche perché ha doti atletiche che gli consentono facilmente di rimediare anche in caso di sbavature. Stilisticamente e tecnicamente, così su due piedi, mi ricorda molto Cannavaro, ma ovviamente stiamo parlando di giocatori molto diversi strutturalmente".
Secondo lei dove rende al meglio? "La verità è che è forte e può giocare ovunque. Io lo vedo meglio in una difesa a tre, perché ha una porzione di campo minore da coprire e può anche sfruttare meglio le sue abilità nel palleggio. Ma per lui è indifferente, è in grado di fare qualsiasi ruolo, all'occorrenza persino il terzino. Di sicuro, però, si trova più a proprio agio sul centro-sinistra, perché preferisce giocare a piede invertito".
Come vedrebbe Djalò nella difesa dell'Inter? "Direi benissimo, come in realtà in qualsiasi difesa di una grande squadra. Nell'Inter di oggi potrebbe fare tranquillamente il braccetto, sia a destra che a sinistra. Ma sono sicuro che non sfigurerebbe nemmeno al centro nel ruolo solitamente ricoperto da Acerbi e De Vrij. Occhio, quella nerazzurra è una difesa super assortita ed esperta. Bastoni e Pavard sono i titolari indiscussi e lui sarebbe il primo rincalzo. Ma sarebbe un rincalzo di primissimo livello. È forte e può giocare ovunque. Ciò che gli auguro, a prescindere da dove andrà, è di tornare presto in campo perché ha dovuto lottare con un brutto infortunio". LEGGI ANCHE: Coppa d'Africa, le partenze: Inter e Juve godono, il Milan ne perde due >>>
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