Nicola Legrottaglie, ex difensore del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del quotidiano 'La Gazzetta dello Sport', nell'edizione in edicola questa mattina, raccontandosi a 360°, tra la fede in Dio e il rapporto con Zlatan Ibrahimovic. Ecco, dunque, un estratto delle sue parole.


ULTIME MILAN NEWS
Ex Milan, Legrottaglie: “Mi chiamavano prete. Ibra? Se sei saggio lo lasci stare”
Ex Milan, Legrottaglie: "Ho condiviso la fede con Kakà e sua madre". E su Ibrahimovic ...
—Sulla difficoltà di coltivare la fede: "I miei compagni mi hanno sempre portato rispetto. Ho condiviso la fede con altri giocatori: con Kakà e sua madre, ad esempio, ho trascorso delle bellissime serate nelle quali si cantava e si ascoltava un messaggio biblico. Dio è il primo motivatore e lo penso fin da quando facevo il chierichetto da bambino. Qualche attaccante me lo diceva in area pensando di infastidirmi. E quando ho iniziato ad allenare me lo sono sentito urlare più volte dalle panchine avversarie. 'Stai zitto, prete!'".
LEGGI ANCHE
Su Zlatan Ibrahimovic:
"Ho litigato ai tempi della Serie C, non con Ibra. Se sei saggio, Zlatan lo lasci stare".
Sul futuro: "Dopo aver giocato e allenato, sento che la mia strada sia quella del manager. Mi piace il campo, ma anche gestire le risorse umane. Alla Sampdoria ho vissuto una esperienza formativa come dirigente. Il mio modello è Leonardo, mi ispiro a lui. Mi piacerebbe tornare nei club dove sono stato protagonista in campo. Intanto mi godo mia moglie e mio figlio di 10 anni, che gioca a calcio nell’Alcione e anche a tennis a livello agonistico. Mi piacerebbe vivere un’esperienza da missionario in Africa. Anche se in realtà l’Africa è ovunque, a partire dal nostro vicino di casa o di scrivania al lavoro. Bisogna sempre cercare di creare missioni nelle proprie città unendo le persone". LEGGI ANCHE: Napoli-Milan, Conceicao deve decidere: chi tra Abraham e Gimenez? Dipende da... >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA