"Il Milan di Berlusconi era una macchina perfetta, ha fatto una rivoluzione. Galliani ha una visione dell’insieme. Io da allenatore ho avuto un problema con Berlusconi: non era più il Milan che doveva vincere tutto, doveva essere gestito. Un gruppo già maturo che aveva fatto tanto e che andava verso la fine del ciclo. Abbiamo avuto dei problemi ma nessuno può dire nulla a Berlusconi, faceva tutto con amore e si percepiva. L'utilizzo degli algoritmi? Non è vero che il Milan è stato il primo club. Ha comunicato molto a riguardo, ma si usa da tanti anni. La parte psicologica è molto importante: non contano solo i numeri".
Su Maldini: "Io sono molto di parte, sono molto amico di Paolo. Vedo tutto con l’occhio positivo. La sua storia al Milan è bellissima: non ha fatto solo una carriera grandissima da calciatore, ma siamo tornati con Elliot e Paolo ha creato un ambiente totalmente positivo, con lui e Pioli. Ha vinto uno scudetto ed è arrivato in semifinale di Champions... era un ambiente sano".
Il percorso di Leonardo tra Milan e Inter, segnato da scelte difficili ma determinanti, ha rappresentato un capitolo fondamentale della sua carriera. Il suo legame con figure come Moratti e Galliani, che sono state fondamentali nelle sue decisioni, e la sua capacità di affrontare sfide complesse, continuano a essere un esempio di professionalità e passione per il calcio.
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