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Carolina Morace, ex tecnico del Milan Femminile (credits: GETTY Images)
ULTIME NEWS - Carolina Morace, ex allenatrice del Milan femminile, ha rilasciato un'intervista al portale calciomercato24.com. Ecco le dichiarazioni della Morace: "Situazione economica del calcio femminile? Il calcio maschile vogliono farlo ripartire perché altrimenti 4 o 5 società rischiano di saltare. Ciò significa che non c’è la copertura adatta. La sostenibilità che manca nel femminile, è molto tirata anche nel maschile. Se ci sono alcune squadre che se si fermano tre mesi non riescono a continuare, non c’è sostenibilità. Anche in Serie B è uguale, forse peggio. Ci sono tante leghe professioniste nel maschile, non ce ne può essere una femminile a 12 squadre?"
Sugli Europei femminili rinviati al 2022: "Abbiamo un problema di numeri che sarà risolto tra qualche anno. Adesso i papà iniziano a portare le figlie a giocare nella Roma, nella Juventus, nella Fiorentina o nel Milan. Diciamo che tutto quello che verrà sarà positivo perché siamo 20 anni indietro. Sarà più difficile del Mondiale perché lì eravamo la sorpresa e questa volta ci conoscono. Speriamo che qualche esca qualche giovane che possa fare la differenza e che ci sia il gruppo di prima, senza esclusioni. Le più grandi sono molto importanti ma credo ci saranno tutte. Solo Sabatino è più grande ma lei è una giocatrice di grandissima esperienza, non dovrà fare tutta la partita e potrà dare una grossa mano".
Sulla Sabatino: "Al Sassuolo sta facendo bene, nel Milan si è espressa al massimo livello. Lei è una che i gol li fa. Per me non è solo una calciatrice di un certo modo, lei fa la differenza umanamente. E’ un capitano che pensa alla squadra, non pensa solo ai fatti suoi. La conoscevo perché la chiamai in Nazionale e mi piacque da subito come persona. E’ un vero leader, ha un carisma naturale perché si preoccupa delle altre, fa la portavoce”.
Sull'Italia di Mancini: "Mancini sta facendo giocare l’Italia secondo il trend di oggi: si difende correndo in avanti, attaccando i punti di riferimento, non aspettando l’intercetto. Dopodiché la squadra lo segue e la nostra potremmo dirla tranquillamente”. INTANTO UN CALCIATORE ROSSONERO ESALTA IBRAHIMOVIC, CONTINUA A LEGGERE >>>
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