Paquetá, quindi, ha dichiarato di tenerci ancora al Diavolo, nonostante un periodo complicato dal punto di vista personale, caratterizzato dalle tante aspettative sulle sue spalle mai rispettate e terminate alla fine di settembre 2020, quando il Milan decise di cederlo a titolo definitivo all'Olympique Lione, in Francia, per 23,4 milioni di euro totali.
"Se oggi sono dove sono è grazie al Milan: sono grato a tutti"
—"Il calcio non è facile, ad un certo punto i cambiamenti sono inevitabili per arrivare dove vuoi - ha continuato Paquetá -. È quello che ho fatto ma ringrazierò sempre il Milan, i tifosi e gli amici. Ma dovevo andarmene, la vita è così. Se oggi sono dove sono è sopratutto grazie al Milan. Il calcio è così, ci sono alti e bassi e dobbiamo fare esperienze per arrivare al top. E io oggi sono grato a tutti”.
Chiosa finale del numero 10 degli 'Hammers', che ha parlato al termine della sfida di Europa League in casa del Friburgo, vinta 1-2 e nella quale ha segnato di testa dopo pochi minuti, ancora sul Milan. "Oggi è una buona squadra che ha vinto lo Scudetto e gioca la Champions League. Il club sta raccogliendo i frutti del lavoro che è stato fatto e per me ha le carte in regola per vincere la Champions League. Parliamo del secondo club più grande al mondo, un club che sarà sempre nel mio cuore". Milan, nuovo centrocampista a gennaio: un top nel ruolo >>>
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