Florin Valeriu Raducioiu, classe 1970, ex attaccante in Serie A di Bari (1990-1991), Verona (1991-1992), Brescia (1992-1993) e Milan (1993-1994), ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'AS', quotidiano sportivo iberico. Una chiacchierata nella quale ha toccato vari temi, tra cui quello dei medicinali somministrati ai calciatori nel campionato italiano.
INTERVISTE
Raducioiu shock: “Nel Brescia iniezioni, al Milan ci davano pasticche”
Ex Milan, la confessione di Raducioiu alla stampa spagnola
—"Con tante morti premature, come quella di Gianluca Vialli, Dino Baggio si è spaventato. Io quello che posso dire è che al Brescia a ogni partita ci facevano iniezioni di un liquido rosso, sembrava sangue - ha detto Raducioiu, le cui dichiarazioni sono state riportate da 'gazzetta.it' -. Parlai col dottore e mi disse che era una vitamina che faceva sì che il muscolo non si stancasse facilmente. Era normale prendere questo tipo di cose. Nel Milan ricordo che prendevamo anche delle pasticche”.
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Sui controlli anti-doping nella Serie A di inizio anni Novanta, Raducioiu ha aggiunto: "Sì, erano con l’urina. Tutte queste domande nascono dalla morte di Vialli e di altri giocatori. La cosa ha fatto sì che iniziassero a fare domande su ciò che ci davano allora. Magari è stata solo una fatalità, o magari sono stati accelerati dei processi derivati da quei prodotti. Io ho 53 anni e sto bene”.
"Negli altri Paesi medicine solo quando eri raffreddato"
—Il rumeno ha poi giocato, oltre che in patria, anche in Spagna con l'Espanyol, in Inghilterra con il West Ham, in Francia con il Monaco e in Germania con lo Stoccarda. Interpellato sul fatto se anche in quei Paesi assumesse sostanze simili, ha risposto: "No, mai. Solo in Italia si prendevano quelle cose. Negli altri Paesi ti davano medicine solo quando eri raffreddato". Milan, forte ala destra nel mirino >>>
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