La difesa dalle accuse di Robinho
—"L'audizione è avvenuta un anno dopo l'incidente. Era il 2014. In quel contesto, non stavo parlando con persone affidabili. Hanno iniziato con una storia di gravidanza. Poi sono passati a dire che volevano farmi pagare 60 mila euro. Ho reagito ridendo perché ero indignato. Non mi estorceranno nulla. So di non aver fatto nulla, non ho messo incinta alcuna donna. Volevo semplicemente uscire da quella situazione, perché ero sicuro al 100% che stavano cercando di estorcermi dei soldi".
"La persona che mi accusa di una cosa così grave e barbara, di stupro, ricorda con precisione tutti i particolari della scena, il colore della mia camicia, quante persone c'erano. Esiste un filmato in cui si vede che sta cercando di avvicinarmi dopo che mia moglie aveva lasciato il locale. Era con altri ragazzi e con loro è rimasta fino alle prime ore del mattino. In nessun momento si è alterata o si è comportata in modo diverso. Ballava con altri, era un luogo aperto, ci potevano vedere tutti, non era incosciente. Chiunque commetta questo tipo di reato deve pagare. Ma questo non è il mio caso. Non sono violento. Non sono mai stato così. Spero che in Brasile io possa essere ascoltato. La verità è quella che ho riportato nel processo. Era consensuale. Avrei potuto negarlo, perché non c'è il DNA, ho usato il preservativo. Ma non sono un bugiardo". LEGGI ANCHE: “Milan, può diventare una bella primavera se …”: i consigli di Sacchi a Pioli >>>
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA