"E poi ho visto, finalmente, una squadra compatta, attenta, dinamica. Questi sono segnali importanti che devono essere colti dall’allenatore, e Pioli certamente lo avrà fatto, e da tutto l’ambiente per creare quella situazione di entusiasmo, di positività e di ottimismo che sta alla base di ogni impresa".
"Quando gioca da squadra, da collettivo, il Milan è forte"
—"Mi si obietterà che nella ripresa il Milan è calato, e questo è innegabile - ha proseguito Sacchi su 'La Gazzetta dello Sport' -. Però, nonostante abbia commesso l’errore di rimettere in partita gli avversari, non si è disunito e ha cercato con le qualità tecniche e con la forza morale di non andare al tappeto".
"Non era scontato che reagisse in questa maniera dopo quello che era accaduto soprattutto in Champions a Parigi. Ciò significa che, anche se non è ancora guarita del tutto, la squadra di Pioli è sulla via del miglioramento. La cosa fondamentale è che i rossoneri dimostrino volontà".
"Volontà di fare durante gli allenamenti, volontà di raggiungere gli obiettivi, volontà di perseguire il progetto dell’allenatore e di applicarne le idee - ha specificato Sacchi -. Quando è una squadra, quando gioca come un collettivo, il Milan è forte e non lo scopriamo oggi. Il problema è che, finora, non sempre ci è riuscito. Il traguardo, piuttosto ambizioso, dev’essere quello di giocare per 90 minuti come ha fatto nel primo tempo di Napoli. Allora sì che ci può divertire".
"Si notano miglioramenti importanti. Qualche giocatore non è ancora al massimo della condizione, e penso soprattutto a Leao e a Theo Hernandez, fondamentali per lo sviluppo della manovra rossonera. Pioli starà facendo un lavoro di recupero su di loro per portarli al top".
"Calendario favorevole. E società molto vicina all'allenatore"
—Sacchi poi, ha spostato l'attenzione anche su un'altra tematica che, quando si parla del Milan di quest'anno, spesso si tende a minimizzare. "Osserviamo il calendario: i rossoneri ce l’hanno migliore rispetto a quelli di Inter e Juve, che tra l’altro dovranno affrontarsi e quindi si toglieranno punti a vicenda".
"Ma, al di là di questi dettagli, ciò che deve rassicurare i milanisti è la capacità di reazione del gruppo. Quest’estate il club ha cambiato tantissimo, sono arrivati molti ragazzi dall’estero, alcuni reduci da stagioni non proprio esaltanti, ed è quindi necessaria una buona dose di pazienza per assemblare tutti gli ingranaggi e far funzionare il motore".
"La pazienza è una virtù a patto di avere persone affidabili che si comportano con serietà e con umiltà. Non conosco i ragazzi di Pioli, ma immagino che siano stati scelti con attenzione e badando soprattutto alle loro doti umane prima ancora che tecniche. La società si sta dimostrando molto vicina all’allenatore, lo sta supportando e questo è ciò che deve fare se desidera ottenere successi importanti. L’unione fa la forza, si è sempre detto. E il proverbio mai come in questo caso calza a pennello".
Sacchi ha poi concluso così la sua lunga analisi sul momento del Milan: "È vero che ha steccato qualche volta, è vero che ha perso malamente contro l’Inter, la Juve e il PG, è vero che in Champions League è appeso a un filo, ma è altrettanto vero che in campionato ha un distacco che si può tranquillamente colmare e, se cresce dal punto di vista del gioco, ha ampi margini di miglioramento. Magari la lotta-scudetto si ridurrà a un duello tra Inter e Juve, ma io il Milan, oggi, non lo trascurerei". LEGGI ANCHE: Mercato Milan, ecco i rinforzi in difesa e a centrocampo per Pioli >>>
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