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INTERVISTE

Milan, Sacchi dalla parte del club. E sul nuovo allenatore fa due nomi

AC Milan intervista Sacchi
Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' dei rossoneri. Ecco la sua opinione su tanti temi
Daniele Triolo Redattore 

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha parlato del momento dei rossoneri in un'intervista in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni del 'Profeta di Fusignano'.

Milan, Sacchi alla 'rosea' sul presente e sul futuro del Diavolo

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Su Milan-Cagliari di sabato sera: «Ho visto il Milan segnare cinque gol giocando una buona partita, nel silenzio surreale della parte più calda dello stadio. Che dispiacere».


Sulla chiusura della stagione del Diavolo: «Se me l'aspettavo così? No. Devo ammettere che, per quanto sia stata civile e questo è un aspetto da sottolineare, la protesta dei tifosi mi ha sorpreso».

Su cosa l'ha colpito di più: «Mi pare di capire che i tifosi si rivolgano alla società, al club. Con questa modalità, però, l’effetto si è ripercosso su Stefano Pioli e sulla squadra. Che chiuderanno il campionato al secondo posto, non a metà classifica. Si poteva fare meglio? Sì, sicuramente. Ma il Milan di questa stagione era una squadra profondamente rinnovata, l’allenatore aveva bisogno di assemblare i giocatori arrivati dal mercato e creare un collettivo. Il risultato non è stato sempre eccellente, ma il Milan ha comunque giocato delle buone partite arrivando, ripeto, secondo. Non è tutto da buttare».

Sui tifosi del Milan che contestano la società perché la pretendono forte e vincente: «La proprietà attuale è arrivata da poco, questa è stata la seconda stagione di RedBird in rossonero. Il Milan oggi è un club virtuoso dal punto di vista economico, con i conti in ordine e questo va riconosciuto. La proprietà precedente, poi, operando nella stessa direzione di quella che è subentrata, è riuscita a regalare ai tifosi uno Scudetto atteso undici anni. Stiamo parlando di un successo arrivato superando squadre che avevano speso di più, e in Italia ce ne sono almeno due o tre. I tifosi del Milan sono sempre stati molto importanti ma anche esigenti, si aspettano di vedere la squadra giocare bene e dare tutto, ma nella storia di un club esistono anche i momenti ...».

Sul momento del Milan: «È una fase in cui c’è una squadra, l’Inter, più attrezzata per vincere. Il Milan negli ultimi anni ha vinto uno Scudetto dopo un bellissimo testa a testa proprio con i nerazzurri, poi hanno vinto Napoli e Inter, appunto. Io capisco che il fatto di aver perso tanti derby abbia fatto soffrire i milanisti, ma in passato è successo anche all’Inter di patire. Ricordo che una volta, dopo un derby vinto dal mio Milan, l’avvocato Peppino Prisco venne da me e disse: “Se fosse stato un incontro di boxe avrei gettato la spugna. Abbiamo perso ma senza prendere troppi gol. E ci è andata bene, perché non avevamo superato la metà campo”. I cicli cambiano, i momenti passano: mi auguro che i tifosi del Milan dimostrino ancora una volta la loro grande cultura sportiva e il loro amore per il club, senza farsi accecare dagli ultimi successi dell’Inter. Bisogna ricordare che il club viene prima della squadra, e la squadra prima dei giocatori».

"Nuovo allenatore? Suggerisco De Zerbi o Sarri. Su Pioli ..."

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Sugli errori fatti dal Milan, a -18 dall'Inter: «Come ho ripetuto più volte, prendere così tanti stranieri nell’ultimo mercato è stato un rischio, e se a scegliere fosse stato Pioli le responsabilità sarebbero anche sue, ma non mi risulta. Non dimentichiamoci che anche la decisione di chiudere con Paolo Maldini e Frederic Massara è stata una mossa che appare discutibile. Ora molto, se non tutto, passerà dalla scelta del nuovo allenatore».

Sulla scelta del nuovo tecnico per il Milan, che, secondo lui, dovrebbe essere un italiano: «Se parliamo di un giovane dico Roberto De Zerbi, quanto a esperienza suggerisco Maurizio Sarri. Ma più del profilo conterà un’altra cosa».

Su ciò che più conterà: «Che il Milan decida convinto e che difenda la scelta. Con forza. La stessa che ebbe Silvio Berlusconi con me».

Sul consiglio che dà ai tifosi del Milan: «Di avere pazienza. Di fidarsi del club e di sostenere il Milan come ha sempre fatto. Si gioca e si vince con il collettivo, e il discorso vale anche per i tifosi: bisogna essere uniti con il club».

Sul clima che si aspetta per Milan-Salernitana: «Uno stadio di nuovo al fianco del club. Cori, bandiere e il pubblico che esulta, tutto, al gol del Milan. Sarà anche l’ultima partita di Pioli sulla panchina rossonera, mi auguro che i tifosi lo salutino con rispetto e riconoscenza. In questi anni ha fatto un ottimo lavoro, ha riportato lo scudetto sulle maglie del Milan e ha condotto la squadra alle semifinali di Champions League. Merita solo applausi». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Un clamoroso ritorno in vista? L’indiscrezione >>>

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