Mauro Tassotti, ex difensore e vice allenatore del Milan, ha parlato in esclusiva dei rossoneri a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola
Mauro Tassotti, ex difensore e vice allenatore del Milan per tante stagioni, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola dei problemi difensivi della formazione di Paulo Fonseca. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
Milan, l'opinione del grande ex Tassotti alla 'rosea'
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Su come intervenire: «Procedendo per gradi. In questo momento il Milan fatica a mettere in pratica un calcio aggressivo e di dominio, è un momento particolare della stagione in cui non c’è la condizione fisica ideale, in cui tanti giocatori sono nuovi e arrivati dopo. Un allenatore ha bisogno di tempo per entrare nelle teste dei giocatori. Ora bisognerebbe essere più prudenti, ci sarà un momento in cui arrivare ad attuare le idee dell’allenatore nella loro pienezza. Questo Milan non è in grado di farlo, magati tra 20 giorni sì».
Su altri fattori che contribuiscono alla fragilità difensiva: «La squadra ha poco equilibrio, si spacca in due e prende gol in contropiede. Credo che si voglia difendere più di reparto rispetto allo scorso anno quando si vedeva l’uomo contro uomo. Ma non so quanto tempo a disposizione abbiano avuto per lavorarci: Strahinja Pavlović ed Emerson Royal sono arrivati dopo e non è che le cose nascono così. Intesa e perfezione dei movimenti non si ottengono schioccando le dita, ci vogliono tempo e applicazione. E soprattutto devono difendere da squadra: e se il Milan vuole avere una trazione offensiva, serve che gli stessi giocatori d’attacco aiutino in fase difensiva. E non parlo solo di Rafael Leão: nel calcio moderno si difende e si attacca in undici. I difensori attuali non sono in grado di difendere in parità se non in inferiorità numerica, serve l’aiuto di tutti».
Su Emerson Royal e la nuova 'propensione offensiva' della fascia destra del Milan: «In realtà non so se il Milan abbia bisogno di tutta questa propensione offensiva. C’è già Theo Hernández che attacca e normalmente si cerca di equilibrare, con un altro terzino che sia più bravo a difendere. Davide Calabria è un giocatore importante per la squadra e se ha perso fiducia bisogna ridargliela. Serve fare gruppo come non mai».