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Álvaro Morata (attaccante Atlético Madrid) | LaLiga News (Getty Images)
Angelo Alessio, ex vice di Antonio Conte ai tempi del Chelsea, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del quotidiano 'La Gazzetta dello Sport', soffermandosi su Alvaro Morata, avuto proprio ai Blues, e oggi attaccante del Milan. Ecco, dunque, le sue parole in merito.
"Quando arrivò al Chelsea, nel 2017, Morata si era sposato da poco: in quel momento era felice, e non faceva nulla per nasconderlo. Era anche legatissimo alla madre, davvero un ragazzo di altri tempi. Poi, vive per il calcio: al Chelsea dimostrò una costante voglia di migliorarsi e integrarsi in un gruppo e un campionato per lui nuovi. Non si può dire che nello spogliatoio fosse un leader, perché all’epoca era ancora molto giovane, ma ovviamente legò molto con gli spagnoli, da Marcos Alonso a Pedro, da Fabregas ad Azpilicueta, da cui era altrettanto ovviamente rispettato e tenuto in considerazione. Il rapporto con Conte? Si sa che Antonio pretende tantissimo in allenamento, ma da Alvaro non ho mai sentito una lamentela per i carichi troppo pesanti".
"Anche fuori dal campo si era ben inserito nella vita londinese. Era diventato buon amico del proprietario del ristorante Gola, dove andava regolarmente con gli amici. Morata è stato capace di costruire la sua carriera con giudizio: non è mai stato il bomber da 20 e più gol a campionato, per caratteristiche e perché si spende molto per la squadra, arretrando per aprire spazi ai compagni o allargandosi sulla fascia. In questo modo segna meno, ma fa segnare gli altri. E per questo è un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero. Al Milan potrà fare lo stesso, aiutando coi suoi movimenti Pulisic e Leao ad arrivare più spesso davanti alla porta. Insomma, io uno come Morata lo prenderei sempre. Stiamo parlando del capitano della Spagna: non credo che una nazionale come quella dia la fascia al primo che capita". LEGGI ANCHE: Milan, Bennacer si è allenato a parte: ecco il motivo e le sue condizioni >>>
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