Intervistato da 'Radio Rossonera', Carlo Festa ha parlato del Milan e del possibile cambio di proprietà. Queste le sue dichiarazioni.
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Festa: “Con Investcorp non mi aspetto che il Milan butti soldi come il PSG”
Su cosa sta mancando per arrivare al preliminare: "Ci sono due filoni. Il primo è quello finanziario e l’altro è quello sportivo. Riguardo il primo, la parte finanziaria, l’operazione non è stata ancora firmata perché comporta una struttura abbastanza complessa. Tutto questo perchè c’è una parte di risorse proprie fornite dagli investitori del fondo Investcorp. Il fondo non è il soggetto che mette direttamente i soldi nell’operazione ma ha una serie di sottoscrittori e lui gestisce questi fondi. Le risorse che forniscono i sottoscrittori vengono chiamate in termini finanziari Equity. Poi c’è un parte di debito come tutte le acquisizioni di questo tipo".
"Il problema principale di queste operazioni è decidere quanto debito e quante risorse proprie. Mettere troppo debito non è mai una buona idea perchè va ad appesantire la struttura finanziaria della società. Quindi, in questa fase, si sta decidendo il peso dell’Equity (risorse proprie) e il peso del debito. Le due parti devono trovare d’accordo su questo. Qualcuno potrebbe dire: ma cosa interessa ad Elliott della quantità di debito di Investcorp? In questo caso c’è un’attenzione maggiore alla struttura finanziaria dell’operazione. Il signing che doveva avvenire venerdì scorso, è stato rinviato nei prossimi giorni ma tutto dipende dall’accordo sulla struttura finanziaria e su altri piccoli aspetti".
"L’operazione di Investcorp sarà un’investimento di una durata abbastanza lunga rispetto alle normali caratteristiche degli investitori in Equity e quindi si potrebbe pensare ad una decina di anni. Del resto il Permanent Capital è strutturato proprio così per essere liquidato al termine di un orizzonte temporale lungo. Sicuramente sarà un investitore a medio a lungo termine. Si potrebbe parlare di una proprietà più duratura rispetto ad Elliott. Il problema è capire come sistemeranno tutti i vari tasselli finanziari. Quello sul Milan non è un’operazione facile da strutturare bensì molto complessa e lo stiamo vedendo dai ritardi che ci sono. Dovrebbe comunque andare in porto".
Se c'è un forte investitore: "Da quello che so, ci sono alcune famiglie del Golfo Persico che sono sottoscrittori storici dei fondi di Investcorp ma non c’è Mubandala. Quest’ultimo è già coinvolto in un altro club ovvero il Manchester City".
Sul perché dovrebbe cambiare il cda: "Nel momento in cui Investcorp diventerà proprietario della società metterà un suo uomo alla presidenza e cambierà alcune figure del cda che adesso sono sempre espressione di Elliott e del socio di minoranza Blue Skye. Meno probabile il cambio di Gazidis che ha fatto bene e potrebbe essere confermato e con lui Paolo Maldini e tutta l’area tecnica. Come succede sempre, il nuovo proprietario attua sempre delle scelte che sono in discontinuità con la vecchia proprietà".
Su come potrà essere questa nuova quarta gestione: "Questo passaggio di proprietà dovrebbe consentire di avere maggiori possibilità di investimenti (acquisti e stipendi) anche se io non mi aspetto che il Milan butti i soldi dalla finestra come altri club, esempio il PSG. Mi aspetto una strategia oculata e attenta a rilanciare il club come fatto da Elliott". Milan, le top news di oggi: esclusiva Padovan, Ibra e il suo futuro.
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