Sul marcare giocatori forti
—"Quando ero allo Shakhtar ho dovuto marcare Vinicius, Rodrygo, Sterling. So come marcare giocatori così, come anche Kvaratskhelia: se vai troppo forte addosso, ti dribblano".
Su Leao
—"È quello che mi ha messo più difficoltà in Serie A. Lui ha quel passo... Se uno come lui riesci a non farlo girare, è meglio".
Cosa ruberebbe a Cafu, Dani Alves e Maicon?
—"A Cafu ruberei la marcatura difensiva, vorrei avere il tiro al volo di Maicon e la qualità di Dani Alves".
Su Palladino, suo attuale allenatore
—"Mi ha fatto arrivare a un livello di gioco che non mi sarei aspettato. Mi ha detto che ho una corsa incredibile per arrivare in attacco, di provare a giocare con il centrocampo che magari riuscivo a saltare un altro uomo così. Mi trovo bene".
Sui suoi ex allenatori
—"Fonseca mi ha aperto un mondo. In 6 mesi mi ha fatto giocare due volte, poi mi ha voluto mandare in prestito al Vitoria Guimaraes per tornare poi pronto allo Shakhtar ed è stato un anno bellissimo, ho segnato 6 gol. Poi è arrivato De Zerbi che mi voleva più a centrocampo, mi diceva che dovevo fare come Alexander-Arnold. E Italiano mi ha messo nella testa di dover andare sempre a mille all'ora, andando avanti e indietro, giocando anche quando sono stanco. Con lui mi sono trovato molto bene". LEGGI ANCHE: Milan, Fonseca: non cambiare! Equilibrio trovato, ma va testato
© RIPRODUZIONE RISERVATA