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Massimo Ambrosini (ex centrocampista AC Milan) | Milan News (Getty Images)
Massimo Ambrosini, ex centrocampista rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle frequenze di 'Radio Bruno', tornando a parlare di Fiorentina-Milan, soffermandosi in particolare sui rigori e su alcuni singoli dei Viola. Ecco, dunque, le sue parole in merito.
"Prima del fischio d’inizio mi aspettavo una partita equilibrata tra due squadre imperfette, la sensazione dopo la gara è che la Fiorentina avesse più voglia del Milan. La squadra viola ha mostrato maggiore unione d’intenti e convinzione, a prescindere dal risultato. La partita non è stata giocata bene da nessuna delle due squadre, che erano contratte e si è visto in campo. I rigori fischiati? Solo il fallo di Kean su Gabbia è rigore, per me gli altri due penalty fischiati sono minimi. Ranieri che avrebbe dovuto fare per contrastare Reijnders? Lo stesso vale per Theo su Dodô. Si è cercato di oggettivizzare tutto nel calcio, ma la verità poi è che non si può prescindere da un’interpretazione soggettiva in tantissime situazioni".
"Vedo la Fiorentina in evoluzione a centrocampo, stanno cercando il modo di giocare assieme i vari Bove, Adli e Cataldi, ma devono ancora mettersi a posto e trovare la quadra. Nel contesto tecnico viola Adli può dare una mano, ha la tecnica per ripulire i palloni e sistemare situazioni ingarbugliate. A Kean e Gudmundsson il pallone va dato velocemente, poi ne sanno fare buon uso. Bove si esalta nel sacrificio, la Fiorentina cambierà di partita in partita, col Milan ha chiuso da centrale puro recuperando palloni fondamentali. Non ha la qualità come caratteristica principale, ma sa fare tante cose e esaltare le sue capacità in certe situazioni. Sai che non salterà l'uomo, ma sa rendersi molto utile". LEGGI ANCHE: Milan, Morata falso dieci è sostenibile? I rischi della scelta di Fonseca
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