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INTERVISTE

Fiorentina-Milan vista da Terim: le parole dell’Imperatore sulla partita

Fiorentina-Milan Serie A 2024-2025 intervista Fatih Terim
Fatih Terim, ex allenatore di Fiorentina e Milan, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' della sfida tra viola e rossoneri del 'Franchi'
Daniele Triolo Redattore 

Fatih Terim, allenatore turco che ha diretto, tra il 2000 il 2001, sia la Fiorentina sia il Milan, ha parlato della sfida di questa sera al 'Franchi' in un'intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni sulla partita tra viola e rossoneri.

Fiorentina-Milan, parla Terim alla 'rosea'

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Sul match:«Sì è la mia partita, Fiorentina contro Milan, le mie due squadre del cuore in Serie A. Lo sa che da allenatore dei viola ho battuto il Milan due volte e poi sulla panchina rossonera ho sconfitto la Fiorentina nell’unica occasione in cui l’ho incontrata? Sì, è proprio la mia partita: non l’ho mai persa, che fossi il tecnico dell’una o dell’altra».


Sul soprannome l'Imperatore: «Il soprannome mi è sempre piaciuto perché me l’hanno dato i tifosi»

Sull'equilibrio in questo inizio di Serie A: «Vero, anche se alla fine si sa quali possono essere le squadre che ambiscono alla corona. L’Inter, la Juventus, il Napoli che è senza coppe e al momento è in testa. E il Milan, naturalmente».

Su Paulo Fonseca come allenatore 'da Scudetto': «A me piace molto, sia come allenatore che come persona. Si vede che vuole sempre giocare un calcio moderno, offensivo, anche gradevole da ammirare. E poi è educato nei modi e nelle parole. Fonseca è molto elegante, giusto sia un signore nel comportamento».

Su Fonseca che, se non avesse vinto il derby, oggi forse sarebbe già disoccupato: «Già, perché passa il tempo, ma le logiche del calcio sono sempre quelle. Non c’è pazienza, raramente si lascia lavorare un tecnico bravo. Ma per fortuna Fonseca ha battuto l’Inter, un po’ come avevo fatto io ...».

Sul suo esonero dal Milan nel 2001: «Lasciamo stare, ormai sono passati così tanti anni che è tutto in prescrizione. Parliamo del Milan di oggi, anche a Leverkusen in Champions l’ho visto bene, in grande crescita».

"Mi piace Leão: quando si accende inventa sempre qualcosa"

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Sui tifosi del Milan che vorrebbero qualcosa in più da Rafael Leão: «Credo intendano come lavoro di squadra e un po’ li capisco. Ma i calciatori di talento come Leão, bravi nell’uno contro uno, vanno giudicati in modo diverso dagli altri e lasciati liberi. A me Rafa piace, quando si accende inventa sempre qualcosa».

Sui tifosi della Fiorentina che pretendono qualcosa in più dalla squadra: «Conosco i tifosi della Fiorentina e la loro passione. E so anche che in passato hanno visto grande calcio e tanti campioni. Ma posso garantire che i dirigenti attuali sono davvero in gamba, ho avuto modo di parlare con loro e sentire i loro progetti. E poi insomma, negli ultimi due anni i viola hanno giocato tre finali e inaugurato una struttura fantastica come il 'Viola Park', non è che non si sia visto nulla, eh».

Su Raffaele Palladino partito alla Fiorentina tra alti e bassi: «Normale. Quando cambi allenatore e tanti giocatori, come è stato fatto a Firenze e a Milano in estate, serve tempo. È il solito discorso. Però a me pare che la Fiorentina giochi tutto sommato un buon calcio».

Su cosa si aspetta da Fiorentina-Milan di stasera: «Di divertirmi. Sono due squadre che provano a fare la partita e attaccare».

Sul suo pensiero sui turchi Hakan Çalhanoğlu e Kenan Yıldız: «Çalha l’ho fatto esordire io in nazionale. È un giocatore unico nel suo genere: sa fare tutto bene. Kenan è ancora giovane, ma ha colpi e soprattutto mi ha stupito per la fame: alla Juve gioca a sinistra, corre e lavora molto per essere un ragazzo di talento. Bene». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Bennacer out? Assalto alla super rivelazione della Serie A >>>

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