Su San Siro e i suoi ricordi: "Ne tanti di ricordi. Non la prima partita, perché ero piccolo e molto emozionato. Ho ancora l'immagine di quando ho fatto i gradini e mi è apparso San Siro e non riuscivo neanche ad immaginarmelo. Sono ancora appassionato di calcio e ricordo ancora da bambino lo sguardo del campo verdissimo, di tutta la gente, della giornata di sole. Un'emozione forte. Poi non era il San Siro di adesso, si viveva il contatto fisico, la calca, era un modo diverso di assistere alle partite".
Su Inter e Milan in due stadi diversi: "San Siro è un pezzo della città, se prendi le cartoline di Milano c'è San Siro. Buttarlo giù è un peccato, poi capisco l'esigenze delle squadre. Però penso che nel mondo moderno San Siro possa essere riutilizzato, è un'arena dove fare concerti. Quindi perché chiuderlo? Si può trovare una dimensione diversa. Poi che il Milan e l'Inter non giochino più nello stesso stadio io ho una visione romantica, L'idea che la domenica ci si alterni con i cugini è bella, mi piace. Questo dà ancora più forza al derby, ognuno è a casa propria". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Difensore? Derby per Buongiorno. Su Lacroix e Brassier... >>>
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