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INTERVISTE

Frey: “Maignan, un portiere da Milan. Con Dida crescerà. Su Gigio …”

L'intervista di Sébastien Frey su Mike Maignan (portiere AC Milan) a 'Tuttosport' | Milan News (Getty Images)

Sébastien Frey, ex portiere in Serie A, ha parlato di Mike Maignan, suo connazionale appena acquistato dal Milan: le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Sébastien Frey, francese classe 1980, ha difeso, in Serie A, i pali della porta di Inter, Hellas Verona, Parma, Fiorentina e Genoa. Frey ha rilasciato una lunga intervista a 'Tuttosport' oggi in edicola: argomento, Mike Maignan, nuovo portiere del Milan, anch'egli transalpino. Ecco le dichiarazioni integrali di Frey sul numero 16 del Diavolo.

Frey su Maignan ed il rimpianto Gianluigi Donnarumma: "Se Maignan farà subito bene nelle prime partite non credo che il tifoso rimpiangerà mai Donnarumma. I tifosi del Milan si devono aspettare un portiere campione di Francia, uno dei protagonisti assoluti del Lille. Un portiere carismatico, forte fisicamente, che ha disputato una grande stagione e che presto sarà il numero uno della Francia. Un numero uno che può fare sicuramente bene nel Milan".

Frey sulla scelta di Maignan da parte del Milan: "Per il rapporto prezzo-qualità il Milan ha sicuramente preso il miglior portiere possibile".

Frey sulle sue convinzioni con Maignan: "La storia d'amore finita con Donnarumma permette a Maignan di essere accolto con tanti applausi e con il sostegno da parte di tutto l'ambiente. Le prestazioni, poi, dovranno reggere per far sì che questi applausi e questo sostegno durino nel tempo. Un portiere protagonista si esalta sempre".

Frey su Maignan che dovrà raccogliere l'eredità di Donnarumma: "L'eredità di Donnarumma campione d'Europa Maignan non può averla perché Gigio ha lasciato il Milan che l'Italia non aveva ancora vinto. Donnarumma è un ragazzo che ha cominciato molto giovane nel Milan, che ha fatto bene, che ha avuto alti e bassi e che ha deciso di lasciare la squadra che l'ha cresciuto. Ora bisogna guardare avanti".

Frey sul cambio Maignan-Donnarumma: dove perde e dove guadagna il Milan? "Il campionato italiano è difficile. Maignan dovrà saper reggere le pressioni, avrà tutti gli occhi puntati addosso perché la gente non vedrà l'ora di fare il confronto con chi c'è stato prima, ovvero Gigio. Questa è l'unica cosa che potrebbe metterlo in difficoltà. Per me è un portiere bravo, da Milan".

Frey sul perché Maignan sia arrivato tardi in un grande club: "Maignan è stato nel PSG. Davanti aveva portieri che gli hanno vietato di poter crescere sul campo. Ma non sono stati anni persi. È cresciuto nel carattere. L'aneddoto con Zlatan Ibrahimovic di alcuni anni fa ci fa capire di chi stiamo parlando".

Frey sulle qualità di Maignan: "È un portiere molto esplosivo. Su certe parate ricorda un po' me. Molta intuizione, molta rapidità sulla linea di porta. Tante parate spettacolari. Un portiere al quale, sulla linea di porta, sarà molto difficile fare gol".

Frey su dove può migliorare Maignan: "Mi dicono nel gioco con i piedi, ma sono sicuro che Nelson Dida lo aiuterà a crescere".

Frey su Dida come garanzia per il Milan e per Maignan: "Dida è un portiere che ha fatto la storia del Milan perché ha vinto. È stato bellissimo il confronto tra me, lui e Gianluigi Buffon per tanti anni. Penso che lui possa trasmettergli il carisma, l'idea di essere un portiere vincente con il lavoro, con il sacrificio. Può insegnargli a gestire lo stress, a canalizzare le energie verso l'obiettivo. Ho sempre ammirato questo in lui".

Frey su cosa avrebbe fatto al posto di Donnarumma: "Io sarei rimasto. Sarei diventato una bandiera di un club prestigioso come il Milan. Per continuare ad essere un capitano storico come lo sono stati Franco Baresi e Paolo Maldini. Tutti campioni. Io avrei accettato la proposta di Maldini, l'avrei fatto per dimostrare l'affetto per un club che mi ha cresciuto. Io non critico la scelta, vedremo se sarà la scelta giusta".

Frey sulle motivazioni che hanno portato Donnarumma al PSG: "Io non credo che sia solo per soldi. Lui è ambizioso: quando cominci a vincere, vuoi continuare a farlo. Devi sempre provare a farlo di nuovo. È una sfida importante, delicata. Perché lui ora non ha certezze. Il posto nel PSG non è sicuro, si dovrà imporre in un Paese che non è il suo, dove sarà meno protetto. Ma Gigio ha dimostrato di essere psicologicamente forte, capace di farsi scivolare tutto addosso".

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