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INTERVISTE

Galeone: “Allegri va bene per Roma e Milan. Ma che dirigente è Ibra?”

Galeone: 'Fossi nel Milan, subito Allegri. Nel 1990, con Berlusconi ...'
Giovanni Galeone, ex allenatore in Serie A, ha parlato (anche) del Milan e di Massimiliano Allegri in un'esclusiva al 'Corriere della Sera'
Daniele Triolo Redattore 

Giovanni Galeone, ex allenatore in Serie A, ha parlato (anche) del Milan e di Massimiliano Allegri - suo ex calciatore, collaboratore e amico - in un'intervista in esclusiva rilasciata al 'Corriere della Sera' oggi in edicola. Ecco, dunque, qui di seguito alcune interessanti dichiarazioni.

Galeone: "Con il Milan a Vienna a parlare con Berlusconi fino alle 5 del mattino"

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Su un aneddoto che lo lega al Milan: «A Vienna il Milan vince la seconda Champions, è il 1990. Invitato da Arrigo Sacchi vado a vedere i rossoneri che vincono e poi nell’hotel della festa conosco Silvio Berlusconi. Fino alle 5 del mattino a parlare di calcio. E mi fa: "Bene Galeone, mi chiami che dobbiamo proseguire questa chiacchierata". Mai alzato il telefono: speravo lo facesse lui. E così quel che poteva essere, non è stato. Ma la vita è andata avanti ed è stata anche una bella vita".


"Ibrahimović, ma che dirigente è? Che società è diventata il Milan?"

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Sulle persone con cui parlava di calcio e il paragone con il Milan di oggi: "Io di calcio parlavo con Gigi Riva, Fabio Capello. E Pierpaolo Pasolini che veniva a Grado l’estate a fare le sabbiature. Cose che ti restano dentro. C’era educazione, rispetto, cultura. Oggi ci sono analfabeti che pretendono la cattedra universitaria. E nel calcio è lo stesso. Vallo a spiegare a quelli del Milan: mandano via gente come Paolo Maldini e Frederic Massara — tra i più bravi in circolazione — e mettono Zlatan Ibrahimović. Grande calciatore, per carità. Ma che dirigente è? Che società è diventata quella rossonera? E di esempi ce ne sono mille».

"Fàbregas mi piace tantissimo e Nico Paz è forte forte"

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Sul Como e Cesc Fàbregas: «È tutto da buttare? No. Il Como, per esempio, ha una proprietà straniera, ma si vede che ha una sua identità. A me Fàbregas piace tantissimo. Nico Paz è forte forte. Però ci sono troppi giocatori che si sentono grandi e non lo sono. Montati e presuntuosi. Io ho visto Zico, dico Zico, restare al freddo di Udine dopo l’allenamento per un’ora da solo a calciare le punizioni contro la barriera di legno».

"Juventus, Vlahović unico slavo che non sa stoppare una palla"

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Su chi vince lo Scudetto: «Boh. Inter, certo. Il Napoli può lottare fino alla fine. Se ha fortuna anche l’Atalanta, ma è difficile. Poi stop, dietro male, male. La Juventus? Dico solo questo: da un milione netto al mese a Dušan Vlahović, forse l’unico giocatore slavo — e io me ne intendo, li adoro da 80 anni — che non sa stoppare una palla: non ci riesce proprio. Chissà ora vediamo con l’arrivo di Igor Tudor. Del Milan ho già detto. La Roma? Dopo mesi hanno capito che serviva Claudio Ranieri. Adesso non devono sbagliare il prossimo allenatore».

Galeone: "Allegri? Ci siamo sentiti e mi ha detto che al Milan non ci va"

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Su Allegri: «Se va bene per la Roma? Molto. E glielo auguro. Anche se sono stato arrabbiato con lui. Per un po’ mi ha chiamato e non mi andava di rispondere. Era diventato troppo pigro. Deve allenare, è bravissimo. Chissà, magari esagero. Magari non dipende solo da lui. Non arriva la chiamata giusta. Fossi stato il Milan, di corsa. Ma poi ci siamo sentiti e mi ha detto che non ci va. Ecco: alla Roma lo vedrei benissimo. Poi va a sapere. Io ‘sto calcio non lo capisco più». LEGGI ANCHECalciomercato Milan, Tomori entra in uno scambio che piacerà ai tifosi >>>

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