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Adriano Galliani (ex dirigente AC Milan) ha parlato del nuovo stadio di Milano | Milan News (Getty Images)
Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan, ha parlato al 'Corriere della Sera' sul tema del nuovo stadio di Milano. L'attuale dirigente del Monza ha dichiarato: «È assolutamente vitale. Amo 'San Siro' che raggiungevo negli Anni '60 in Cinquecento ma reputo la sua ristrutturazione impossibile per due ordini di motivi. Il primo è sul piano sportivo-organizzativo: con due squadre, che lì giocano il campionato e anche le gare di coppa, dove traslocherebbero Milan e Inter mentre si svolgono i lavori?».
Sulla possibilità di ammodernare, invece, lo stadio 'Giuseppe Meazza', Galliani ha aggiunto: «È uno stadio iconico, ma pur sempre vicino a compiere cento anni. Nella parte alta del primo anello, compresi gli sky box, la visuale del campo è ottima, ma da quella posizione non si riesce a scorgere lo spettacolo degli altri settori. Nessun stadio moderno in Europa ha questa configurazione. Nutro grande affetto per 'San Siro', poi arricchito per Italia ’90 del terzo anello, ma ha difetti strutturali che non si possono correggere».
L'importanza del nuovo stadio di Milano, secondo Galliani, non è molta per Milan e Inter. Ma anche per l'economia dell'intera area e della città tutta. «Uno stadio nuovo incrementa il Pil della città, aumenterebbe i posti di lavoro e soprattutto avrebbe la capacità di renderla più attraente al pari delle grandi iniziative immobiliari degli ultimi anni. Penso ai quartieri di Citylife e di Porta Nuova, che hanno aumentato l’attrattiva di Milano. Senza dimenticare il grande progetto di Expo, voluto da Letizia Moratti».
Infine, Galliani ha chiosato al 'CorSera' con una nota politica, relativa alle lamentele e alle preoccupazioni dei movimenti ambientalisti, presenti anche nella Giunta Comunale del Sindaco Giuseppe Sala: «L’accordo siglato prevede infatti un taglio delle volumetrie: il problema è già stato superato». Milan, in arrivo un giovane bomber a parametro zero? Le ultime >>>
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