Sul futuro di Ibrahimovic: "Stiamo parlando di cose romantiche, non pensiamo allo staff del Milan. Ci penserà Paolo Maldini e chi di dovere".
Su Paolo Maldini come dirigente: "Sono molto contento. Il 20 febbraio dell’86 quando compriamo il Milan, Paolo aveva appena 17 anni ed era titolare inamovibile già da un anno. Una storia incredibile. Poi mi ricordo sempre di suo papà Cesare, questa storia incredibile scritta dal padre e dal figlio. Cose belle da Milan".
Sulla finale di Champions League: "Sono stato invitato dall'UEFA, andrò assolutamente ad Istanbul. Ovviamente sono milanista, ma per la città di Milano e per il calcio italiano faccia benissimo se una squadra italiana possa giocare una finale, e ancor di più se una squadra italiana la vincesse. Voi sapete tutti che le vittorie internazionali portano punteggio a tutte le squadre. In campionato si è rivali, quando si gioca con le squadre estere bisogna tifare per le squadre italiane". LEGGI ANCHE: Milan, ecco il retroscena su Rafael Leao >>>
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