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Ex Milan, Galliani ricorda Sacchi, Ancelotti e Capello: poi tuona su Ibrahimovic

Monza-Milan intervista Galliani
Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan e ora al Monza, ha rilasciato alcune dichiarazioni, toccando tanti temi interessanti
Fabio Barera Redattore 

Adriano Galliani, ex amministratore delegato rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso del suo intervento al 'Festival dello Sport', evento organizzato a Trento da 'La Gazzetta dello Sport', soffermandosi anche sul Milan e sostenendo l'operato di Zlatan Ibrahimovic, a cui chiede di dare ancora tempo. Poi si sposta sul passato e ricorda l'era di Silvio Berlusconi. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

Galliani: "Che entusiasmo intorno al mio Milan. Ibra? Lasciatelo lavorare!"

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Sul suo Milan: "Non immaginavo che ci fosse ancora così tanto entusiasmo attorno a quel Milan. Da Sacchi ad Ancelotti passando per Capello, Berlusconi era riuscito a trasmettere tutti gli ideali del club. Questa sera parlavamo della notte magica di Atene, 4-0 al Barcellona. Troppo bello. Quanto è cambiato il calcio? È cambiato tutto anche il modo di giocare. Mi sembra che si giocasse meglio 30 anni fa. Lo sport sta diventando sempre di più fisico e meno tecnico".


Sui nuovi giocatori convocati in Nazionale: "Sono molto orgoglioso di tutti i giocatori che ci sono in Nazionale e che sono passati dal Milan e dal Monza. Gabbia e Di Gregorio sono cresciuti in squadre gestite da me. A parte Pisilli che avevamo chiesto alla Roma quest'estate e poi la società non ha mollato ma lo avevamo chiesto 10 mesi fa".

Sulle trattative per la cessione del Monza: "Io sono l'oggetto e non il soggetto. Se ne occupa la Fininvest, che è sempre stata trasparente in tutto".

Su Zlatan Ibrahimovic: "Non ha bisogno dei miei consigli. Lasciatelo lavorare. Forza Ibra, non mollare! Lui è forte in tutto quello che fa e farà bene anche da dirigente".

Su Alessandro Nesta: "Il problema non è l'allenatore ma gli infortuni, abbiamo fuori 7 giocatori. Non abbiamo giocato male, abbiamo qualche punto in meno di quelli che meritiamo. Fiducia assoluta". LEGGI ANCHE: Milan, Thiaw: da titolare a quarta scelta in difesa. Quale futuro lo attende? >>>

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