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Nelson Dida, preparatore dei portieri dell'AC Milan
Presente oggi al Festival dello Sport di Trento, manifestazione organizzata da "La Gazzetta dello Sport", Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza ed ex del Milan, racconta degli aneddoti nell'ambito dell'evento a lui dedicato e denominato 'I giorni del Condor'. Tra i tanti temi trattati da Galliani anche un excursus sui portieri della storia del Milan. Non manca anche un commento su Gianluigi Donnarumma.
Su Dida: "Dida portiere meraviglioso, più forte del mondo fino ai petardi. Me l'hanno detto i medici. Poi ha fatto ancora bene, ma non fu più il primo al mondo. I petardi tra spalla e collo gli hanno fatto male, ma Dida è sempre presente e ancora adesso vado a vedere i rigori 2003. Le sue tre parate. Noi facemmo una festa per quella Champions e al tavolo sono con uno psichiatra famoso. Gli dico che continuo a rivedere l'ultimo rigore di Sheva e ho paura che lo sbagli. Mi ha detto che sono irrecuperabile. Un'altra cosa che mi faceva paura era la parata di Zoff sulla linea col Brasile".
Su Seba Rossi: "Un fenomeno paranormale. Il più forte psicologicamente. Prendevo ogni anno un portiere per sostituirlo, poi lo uccideva pian piano psicologicamente e tornava in porto".
Su Giovanni Galli: "Gallia arriva nell'86 appena comprato il Milan, avevamo il Barone come allenatore. In porta c'era Terraneo, mio amico d'infanzia. La prima cosa che ci dice Liedholm era di cambiare portiere. Galli era in Nazionale, grande portiere, forse quello che ha lavorato meno al mondo con la difesa che aveva davanti. Spesso era senza voto. Portiere bravissimo, fortissimo, ma con la fortuna di avere una difesa che non faceva subire un tiro. Però quando arrivava si dimostrava forte. I portieri si esaltano se vengono bombardati, difficile con un solo tiro".
Su Donnarumma: "Con lui ultimo trofeo. Supercoppa con la Juventus, penultimo rigore con parata incredibile di Donnarumma su Dybala e poi un ragazzino che non aveva mai tirato, calcia una sassata all'incrocio e vinciamo. Il merito è di Bianchessi, nostro dirigente del settore giovanile. Ci dice che è fortissimo, ma aveva già firmato con l'Inter, aveva già fatto provini e tutto, ma faccio un putiferio e lo portiamo da noi. Fino a 14 anni giocano solo quelli della regione, a 14 anni lo portiamo, a 16 fa l'esordio in Serie A e agli Europei è stato considerato il miglior giocatore, non miglior portiere". Leggi qui le dichiarazioni integrali di Adriano Galliani al Festival dello Sport di Trento >>>
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