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Rudi Garcia, ex allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto pesanti ai microfoni di 'Carré', soffermandosi sul rapporto con Aurelio De Laurentiis, presidente del club partenopeo. Ecco le sue parole.
"Il vero colpo di teatro sarebbe stato lasciarmi. Così si sarebbe qualificato per la Champions, invece di finire decimo. Magari ha detto quelle cose perché si è reso conto di essere stato un po' coglione. Lo ha fatto per coprire degli errori. Pensavo di lavorare con un gentleman, invece si è rivelato uno che si immischia in cose che non gli competono. Ho pagato l'avergli detto di rimanere la suo posto. Voleva che facessi giocare 45 minuti un calciatore, altri nella ripresa. Io a sessant'anni non ho accettato. De Laurentiis capisce di cinema, ma non di calcio. Quando arrivai volevano andare via tutti, i calciatori si lamentavano di essere pagati poco. Ho cercato di motivare l'ambiente. Senza Giuntoli nessuno interveniva quando Osimhen o Kvaratskhelia non accettavano la sostituzione. Sarebbe stato giusto dire che l'obiettivo era la qualificazione in Champions". LEGGI ANCHE: Milan, stadio, obiettivi, Tonali e non solo: le rivelazioni di Cardinale
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