Jean François Gillet, ex portiere di tante squadre in Italia, ha parlato di Divock Origi e degli altri belgi che potrebbero arrivare al Milan in un'intervista esclusiva rilasciata a 'Tuttosport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni.
INTERVISTE
Gillet: “Origi duttile, Lang è come Cassano. De Ketelaere? Golden boy”
Su Divock Origi: "Il suo tempo al Liverpool era ormai giunto al termine. Ha vinto tutto, è stato decisivo nelle partite che contano. Credo che ora voglia giocare maggiormente. Per i Reds era un jolly, ogni qual volta Klopp puntava su di lui, il ragazzo rispondeva presente. Non era facile, ma adesso ecco un'altra sfida. È ancora giovane, parliamo di un giocatore serio, prenderlo a parametro zero è un affarone".
Sul ruolo di Origi: "Può giocare con un'altra punta, ma anche sull'esterno in un ipotetico tridente. È duttile, se cambi sistema di gioco, lui sa cosa fare. E questo sicuramente è un aspetto importante".
Su Origi come compagno di squadra: "Andavamo molto d'accordo. Si tratta di un tipo tranquillo, sereno, lavoratore. Negli allenamenti era dura parare i suoi tiri e quelli degli altri attaccanti. Con la qualità dei giocatori della nostra selezione, respingere quelle conclusioni era quasi un miracolo (ride, n.d.r.). Dovevo sempre stare sul pezzo".
Gillet: "Origi è un tipo tranquillo, sereno, lavoratore"
Su Noa Lang: "È fortissimo, rapido, sa saltare l'uomo, fa la differenza. Ma pure un po' arrogante, o meglio: è uno che non si fa problemi a dire quello che pensa, di quelli senza peli sulla lingua. Un tipo diretto, consapevole della sua forza. Faceva coppia in attacco con De Ketelaere quando veniva usato il 3-5-2. Ma pure da esterno riesce ad incidere con i suoi colpi".
Sul paragone che farebbe con un giocatore del passato: "lo ho giocato con Cassano. Antonio aveva velocità palla al piede, saltava l'uomo nell'uno contro uno praticamente sempre. E lui in questo aspetto me lo ricorda".
Su Charles De Ketelaere: "Per noi è un golden boy, è proprio forte. Mancino, prestante fisicamente, sin da subito è diventato inamovibile tra i titolari del Bruges. Non sente la pressione, è tagliato per un grande club, in Belgio oramai fa davvero troppa differenza. Sia lui che Lang dovranno adattarsi eventualmente all'Italia, ma hanno le qualità giuste, sono da Milan".
Sulle sue qualità tecniche: "Un 10, o anche un 9 e mezzo. Se vale 40 milioni? lo dico che i prezzi attuali sono andati oltre e si è esagerato. Non voglio addentrarmi in una valutazione da mercato, che mi sembra impazzito, ma lui sicuramente è un calciatore fortissimo. Quello che spendi acquistandolo, lo ammortizzi. Ora è difficile essere convocati in Nazionale, ma, oltre ad aver vinto più campionati, è già nel giro della selezione maggiore".
Sulla possibilità che Stefano Pioli, suo ex allenatore, conquistasse la Serie A: "Assolutamente, ha sempre avuto tutte le carte in regola per arrivare lontano. Prima di tutto è un grande Uomo, con la U maiuscola. Difficilmente sbaglia discorso, tiene il gruppo, ti stimola e porta al massimo. Mi sono trovato benissimo con lui, non sono sorpreso che abbia vinto con il Milan".
Su Pioli allenatore giusto per giocatori come Lang e De Ketelaere: "Certo: aiuterà questi giocatori. Li farà crescere e sentire importanti. Sa gestire anche caratteri particolari, zero dubbi su Pioli".
Su Mike Maignan: "Mi piace. Non è altissimo, ma è molto reattivo e completo. Aveva fatto la differenza al Lille, dove aveva conquistato il campionato: è stato subito decisivo al Milan. I rossoneri hanno avuto un'intuizione incredibile ingaggiando il francese".
Sul possibile ritorno di Romelu Lukaku all'Inter: "Sarebbe un bel derby! Magari i nerazzurri dovrebbero acquistare un altro nostro connazionale, così poi potremmo veramente dire che Bruxelles si è trasferita a Milano". Milan, ecco cosa manca per il rinnovo di Maldini >>>
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