Sulla conversazione con Zlatan Ibrahimovic: "Se ho parlato con Ibra della MLS? Sì, mi ha spiegato cosa mi aspetta. Mi ha detto che mi potrò divertire perché gli attaccanti hanno tante occasioni da gol. Mi ha anche detto di stare attento a non prendere dei colpi di calore quando, in estate, si giocherà a Houston o a Dallas".
"Con Ibrahimovic abbiamo vissuto anni straordinari insieme al Milan"
—Sulla stagione al Milan: "È vero che a livello statistico ho fatto bene, ma non è il modo migliore per salutare il Milan. Tornando al discorso personale, ho fatto 14 gol e 8 assist in campionato. Pensando alla mia età, non erano in tanti a pensare che avrei potuto dare ancora questo apporto. Vuol dire che sono stato coinvolto spesso nel gioco e che ho dato il mio contributo".
Sul rapporto con Zlatan Ibrahimovic: "La produzione mi ha detto che sarebbe stato fantastico averlo nel documentario. Ci siamo trovati in un piccolo ristorante a Milano e abbiamo iniziato a parlare. Gli ho ricordato che al Milan mi ha accolto con una frase choc: 'Ricordati che a Milano c’è un solo re e sono io'. Abbiamo avuto un rapporto molto bello. C’è stato rispetto reciproco e confrontarmi con lui è stato stimolante, perché io sono un competitivo. Abbiamo vissuto dei momenti straordinari insieme al Milan come la vittoria dello scudetto due anni fa. Come lui, sono stato un leader a modo mio. Non sono abituato a sbraitare. Cerco di parlare puntualmente e con pertinenza. E come dice Zlatan: 'È spesso il ragazzo che non dice nulla che è il più pericoloso". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Attaccante, Ibrahimovic e Furlani sul top player internazionale
© RIPRODUZIONE RISERVATA