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Giunti: “Indimenticabile derby del 6-0. Ricordo ancora l’abbraccio di Gattuso”

Daniele Triolo

Federico Giunti, tecnico del Milan Primavera, ha parlato ai canali ufficiali del club rossonero, rievocando tanti aneddoti del suo passato di calciatore

"NEWS MILAN - Federico Giunti, tecnico del Milan Primavera, ha parlato ai canali ufficiali del club rossonero. Queste le dichiarazioni di Giunti:

"Sul suo arrivo al Milan: "È stato un giorno di gennaio nel 1999, io ero al Parma e si vociferava di un possibile scambio con un giocatore del Milan, che era Giuseppe Cardone. Dietro suggerimento di Alberto Zaccheroni, che era allenatore del Milan e che mi aveva visto gli anni passati nel Perugia e nutriva stima nei miei confronti. Chiaramente quando c'è stata la possibilità non ho potuto dire di no e ho accettato subito. Ricordo la firma in sede e poi subito la partenza per una mini-tournée di 2-3 giorni in Tunisia perché avevamo un'amichevole. Quindi non ho avuto nemmeno il tempo di capire cosa stava accadendo. I primi giorni furono così".

"Sulla sua partita indimenticabile: "La partita che poi è passata alla storia che poi, per fortuna mia, mi vedeva in campo nell'undici titolare è stata il derby del 6-0 dell'11 maggio 2001. Credo sia stato il più largo scarto a favore del Milan in un derby vinto: il fatto di esserci stato è stata sicuramente la cosa più importante nella mia carriera a livello di Milan ma credo in generale".

"Sulla partita che vorrebbe rigiocare: "Quella in Champions League, a Istanbul, vincevamo 2-1 contro il Galatasaray ed una vittoria ci avrebbe permesso di passare il turno, invece nei due minuti finali riuscimmo a vanificare tutto ciò che di buono avevamo fatto prima e questo ci costò addirittura il passaggio del turno. Quindi la vorrei rigiocare perché sicuramente avremmo meritato qualcosa in più".

"Sul compagno più forte con cui ha giocato: "Qui al Milan farei torto sicuramente a tanti, non c'è un solo nome ...".

"Su cosa faceva quando sapeva di dover andare in panchina: "Sapevo di non essere il titolare, però cercavo ogni volta che venivo chiamato in causa di dare il mio contributo e credo nella maggior parte delle volte di esserci riuscito. Non era facile fare la spalla di Demetrio Albertini, però un po' mi piaceva anche quel ruolo lì. L'allenatore si fidava, quando non c'erano i titolari non si faceva problemi a farmi giocare. Mi ero ritagliato questo ruolo, lo dimostrano le 54 presenze che ho fatto nei due anni e mezzo che sono stato al Milan".

"Sulla foto che posterebbe su 'Instagram': "L'abbraccio di Rino (Gennaro Gattuso, n.d.r.) sul gol del 3-0: è stato quello di un compagno che ha vissuto due anni con me, ma ci eravamo già incontrati a Perugia, quindi c'era un rapporto sicuramente speciale".

"Sulla sua prima partita da spettatore allo stadio: "Fu a Perugia, in un Perugia-Lazio del campionato di Serie B. Mi accompagnò mio padre, fu un'emozione incredibile e dentro di me dissi che sarebbe stato davvero bello poter vivere quell'occasione lì, essendo però dentro il terreno di gioco".

"Su chi deve ringraziare per aver iniziato a giocare a calcio: "Agli amici. Una volta la prima parte della Scuola Calcio, che adesso si fa dai 5 ai 10 anni, non la facevi in una società, ma la facevi in una strada".

"Sulla canzone che non mancava mai nella sua playlist: "C'era una canzone degli U2 che era immancabile nella mia playlist, che era 'With or without you', ma posso dire anche i Queen e i Pink Floyd, che erano gruppi veramente incredibili".

"Sulla sua materia preferita a scuola: "Sono diplomato in ragioneria, devo dire di essere anche andato abbastanza bene, sono riuscito anche a dare cinque esami di Economia e Commercio. Infatti il mio più grande rammarico è quello di non aver proseguito con gli studi perché l'avrei potuto fare tranquillamente anche se avevo iniziato a giocare".

"Sui suoi pregi e difetti: "Il pregio sicuramente quello di essermi voluto migliorare in tutti i sensi, sia a livello calcistico sia in tutto quello che facevo. Il difetto? Quando ero giovane ero permaloso, non accettavo addirittura di perdere, poi questo è un aspetto del carattere che si è messo a posto con il passare degli anni".

"Sui compagni che sceglierebbe per una partita di calcetto: "Sebastiano Rossi lo mettiamo in porta; dietro mi copro bene le spalle con Paolo Maldini e Billy Costacurta e davanti scelgo Zvone Boban e Andriy Shevchenko e poi me li ruoto". ALESSIO CRAGNO AL MILAN? HA PARLATO L'AGENTE >>>

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