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Gravina sulle scommesse: “È evidente che la vicenda non era preventivata”

Gabriele Gravina FIGC
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato al Festival dello Sport della Gazzetta a Trento: ecco tutte le sue dichiarazioni

Ieri è iniziato il Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport e oggi è stato ospite anche Gabriele Gravina, presidente della FIGC, che ha affrontato varie tematiche. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

Sullo scandalo: "È evidente che la vicenda non era preventivata e non era preventivabile. Va chiarito per evitare errori di valutazione. Abbiamo risposto con grande sensibilità, coerenza e rispetto per le istituzioni e i ragazzi, ma in particolar modo per la maglia azzurra. Stiamo parlando di una delle piaghe sociali, che coinvolge diversi giovani, concittadini e molto diffusa anche all'estero. La ludopatia non è un problema del calcio, è una piaga sociale. Corrode da dentro le persone. Abbiamo visto ieri la presenza di autorità che hanno notificato l'avviso di garanzia a questi ragazzi. C'è molto da fare e faremo tutto il possibile".


Sugli Europei 2032: "Un impegno importante, non è stato facile superare una difficoltà a livello normativo che rende difficile far sì che due Nazioni non confinanti ospitino questi eventi. Una vittoria del calcio italiano, che rappresenta un'opportunità da cogliere. Non è e non può essere considerata la soluzione ai problemi del calcio italiano. Uno stimolo, un'iniezione di fiducia. Ci permette di presentarci diversi e migliori da oggi. È una candidatura che parte da un inserimento nel 2018. Avevo parlato del 2028, abbiamo preso più tempo per il 2032 così da avere tre anni ulteriori per indicare gli stadi e le strutture che riterremo più idonee: entro il 1° ottobre 2026. Abbiamo tre anni per guadagnare idee, progettare e realizzare un progetto di valorizzazione delle nostre strutture".

Se può essere un volano per altri progetti: "Nella nostra visione Euro 2032 rappresenta un'opportunità per le strutture del Paese, non deve limitarsi a cinque stadi. Dobbiamo proiettarci in questa situazione, per capire i nostri limiti, i vincoli e rimuovere questi vincoli. Ne parliamo da anni. Cerchiamo di rendere più facili i nostri progetti. L'auspicio è che il 2032 sia l'elemento del risveglio. Così da aiutarci a capire quanto sia importante avere una voce nel proprio bilancio, nel patrimonio le strutture. Abbiamo già tre stadi considerati idonei, ma migliorabili: Torino, Milano e Roma. Ci sono altre realtà che hanno già progetti esecutivi. Non è e non deve essere un problema la scadenza del 1° ottobre 2026, deve essere l'occasione per migliorare".

Sulle qualificazioni agli Europei e su Spalletti: "Centrare l'Europei è fondamentale. Per diverse ragioni. Spalletti è arrivato con grande entusiasmo, sono soddisfatto del suo lavoro. È molto affascinante vedere la cura nei dettagli. C'è entusiasmo e si vede anche nei giocatori. Ha parlato di felicità, di riscoprire l'orgoglio di appartenenza e abbiamo iniziato. Ieri abbiamo subito questa lacerazione. Dobbiamo ricompattarci e sappiamo che domani non sarà semplice, anche per motivi psicologici. Spalletti farà, già da domani, un grandissimo percorso". LEGGI ANCHE: Le parole del presidente del Milan Scaroni sullo stadio e non solo

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