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Le parole di Gabriele Gravina, presidente FIGC, su Tonali e sul calcio italiano (Getty Images)
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport' sul sistema calcistico italiano. Queste alcune sue dichiarazioni: "Le cose da fare sono tante, ma il minimo comun denominatore deve essere un progetto che implichi una vera rivoluzione culturale. È il momento di dimostrare di saper fare davvero sul serio. Questa voglia di cambiamento non è solo personale, ma una necessità impellente per rendere il Sistema calcio sostenibile, moderno, attrattivo e competitivo. Il punto di partenza è prendere coscienza del forte indebitamento e intervenire: non più in modo estemporaneo per risolvere singoli problemi, magari trovando le solite scorciatoie, ma in modo sistemico e strutturale. Casini dice di ascoltare la Lega di A? In 4 anni non ho mai sentito una proposta di rinnovamento. Il malato è grave e non si cura con l’aspirina".
"Riorganizzeremo il settore giovanile a livello nazionale con un organismo tecnico che abbia al proprio interno come consulenti anche 4-5 direttori sportivi legati alle società di A per avere un confronto. Ci sarà un coordinamento nazionale per potenziare le accademie indotte. Rafforzeremo Coverciano. Presenteremo il progetto sulle scuole con il MIUR. Chiariremo gli indici di controllo per i prossimi 3-5 anni per migliorare l'organizzazione delle società e mettere sotto controllo i costi. Siamo pronti a raccogliere qualsiasi proposta e a dare il nostro contributo per migliorare i ricavi. Stiamo lavorando con il governo alla candidatura dell'Italia per l'Europeo 2032 che avvierebbe il processo sulla ristrutturazione degli impianti o realizzazione di nuovi".
Si deve puntare poi sugli italiani: "Il decreto crescita è un altro simbolo delle contraddizioni tra dire e fare – aggiunge Gravina - Vogliamo più italiani e una Nazionale che non fallisca mai più una qualificazione Mondiale e poi si cerca di andare a prendere giovani stranieri a condizioni più vantaggiose per tutelare solo i propri legittimi interessi economici. Negli ultimi anni è emersa la volontà di diverse società di dotarsi di infrastrutture di proprietà, progetti che comportano una forte patrimonializzazione. Credo che l'obiettivo di Italia 2032 possa essere un volano decisivo".
Infine il presidente della FIGC cita anche Tonali:"Sono diversi anni che Under 17, Under 19 e Under 21 si qualificano alla fase finale degli europei. Siamo pieni di ragazzi di talento che a parità di esperienze contro le altre nazionali hanno quasi sempre la meglio. Ma dopo i 20 anni mentre i giovani degli altri Paesi trovano spazio nei club, i nostri no e si perdono. Mancini mi ha detto che sui 54 ragazzi visionati il 90% potrebbe giocare in club di Serie A. Servirebbe pazienza come in un caso simbolo. Quello di Tonali: arrivato dal Brescia al Milan il primo anno ha faticato, ma lo hanno aspettato e aiutato, con coraggio visione e lungimiranza. E oggi il Milan e la nazionale si trovano un giocatore di assoluto livello". Milan interessato nuovamente ad un calciatore della Lazio? Le ultime.
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