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8 marzo 2020, Milan-Genoa: Zlatan Ibrahimovic contro Valon Behrami (credits: GETTY Images)
MILAN NEWS - La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, ha intervistato Vincenzo Ieracitano, presidente della commissione medico scientifica del rugby italiano, che ha parlato delle condizioni di Zlatan Ibrahimovic dopo l'infortunio al polpaccio di ieri.
In quanto tempo potrebbe tornare in campo Ibrahimovic se si trattasse soltanto di stiramento?
«Stiramento, strappo, sono classificazioni antiche. Si tratta sempre di lesione muscolare. È stata una lesione traumatica, o una elongazione? Poi ci sono i vari gradi. Difficile definire i tempi di recupero, soprattutto senza il responso degli esami strumentali».
In realtà non pare esserci stato trauma contusivo. Ibra si è fatto male allungando per intercettare un pallone.
«Ecco, a maggior ragione bisogna aspettare l’esito degli esami. E vedere se si tratta di un edema, di edema con sangue... A caldo è difficile definire qualsiasi cosa. Bisogna essere cauti. Magari è un edema che in un paio di settimane si risolve».
Si è parlato anche di lesione del tendine d’Achille.
«Rottura mi pare strano, con il tendine d’Achille rotto uno non cammina neppure, e chi era intorno a lui avrebbe percepito la gravità del caso».
L’età e il fisico pesante di Ibrahimovic possono influire sui tempi di recupero?
«Certamente no. L’età c’entra poco e mi risulta che si tratti di un atleta in ottime condizioni. Neppure il peso ha rilevanza. Semmai sono più importanti gli interventi che ha subito negli ultimi anni. So che ha avuto problemi al ginocchio. Questo può influire più dell’età. Ma finché non sono stati compiuti tutti gli accertamenti parlare di stagione finita è fuori luogo». INTANTO CARNEVALI PARLA DEL FUTURO DI BOGA, CONTINUA A LEGGERE >>>
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