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INTERVISTE

Rivera: “Milan, Leao con me farebbe tanti gol. Camarda deve giocare. Su San Siro …”

Il Milan, Leao, Camarda e San Siro: l'icona Rivera dice tutto
Gianni Rivera, ex stella del Milan, ha parlato di vari temi in un'intervista in esclusiva al 'CorSera' oggi in edicola. Le sue dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Gianni Rivera, ex stella del Milan, ha rilasciato una lunga intervista al 'Corriere della Sera' oggi in edicola. Ecco, qui di seguito, uno stralcio delle sue dichiarazioni.

Ex Milan, Rivera: "Pochi italiani. Evidentemente non credono più a ..."

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Sul mancato inviato della F.I.G.C. a 'San Siro' per Italia-Germania: «Non ci hanno pensato o non hanno voluto pensarci. Certo mi dispiace, Rivera in tribuna durante Italia-Germania sarebbe stata una bella immagine televisiva per chi ama il calcio».

Sull'Italia di Luciano Spalletti: «Il C.T. ha ricostruito il gruppo dopo un Europeo difficile. Può fare solo meglio a cominciare proprio dal match con i tedeschi. Alcuni giocatori hanno qualità, come Nicolò Barella o Sandro Tonali, ma ci vuole qualcosa di più, soprattutto là davanti. Fa piacere poi vedere il figlio di Paolo Maldini e nipote di Cesare in azzurro».

Sulla Nazionale Italiana senza giocatori del Milan: «Sono pochi anche gli italiani nel Milan. Evidentemente non credono più alle politiche che creavano i Franco Baresi e i Maldini».

"Se Camarda ha qualità deve giocare. Leao con me farebbe tanti gol"

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Su Francesco Camarda: «Se il ragazzo ha qualità deve giocare. Io non ho debuttato a 15 anni per stare in panchina. E lui deve credere in se stesso».

Sul Milan che non va bene: «Bisogna prima di tutto ridisegnare la società. Se mi vogliono come consulente potrei dare buoni consigli. Posso fare tutto, dal Presidente all’allenatore e giocare gli ultimi sei minuti ...».

Su quanti gol farebbe Rafael Leão con Rivera alle sue spalle: «Tanti. È un ragazzo che ama attaccare gli spazi, sarebbe la mia freccia ideale come lo furono José Altafini, Pierino Prati e Aldo Maldera».

"San Siro da dividere ancora con l'Inter? Ce ne faremo una ragione"

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Sul Milan che non lo ha invitato per il suo 125° anniversario: «Mancavano anche Maldini, Zvonimir Boban, Altafini ... sono in buona compagnia. Certo il Milan senza la sua storia non è il Milan. Ma cosa vuole che sappiano gli americani di storia e di calcio?».

Sul nuovo stadio a 'San Siro': «Abbatterlo sarebbe stato un sacrilegio. Certo dobbiamo ancora dividerlo con l’Inter ma ce ne faremo una ragione. Del resto loro giocano a San Siro solo quando non giochiamo noi ...». LEGGI ANCHE: DS Milan, Paratici il prescelto: l'incontro con Furlani, l'allenatore preferito >>>

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