"Più che giudicare chi ha fatto meglio o peggio, è corretto dire che Inter e Milan hanno avuto strategie diverse. Nell’immediato l’Inter ha fatto sicuramente di più: mercato attento, ha speso per giocatori giusti nei posti giusti, come aveva fatto già la scorsa estate. Gosens è perfetto, acquisto straordinario: qualità e quantità, si è tutelata anche se Perisic non dovesse rinnovare. Caicedo è un pupillo di Inzaghi e questo conta, non è un caso che Simone lo abbia voluto subito. Conosce il ruolo per cui è stato preso, sa segnare entrando dalla panchina, fa la differenza anche in 20’. Il Milan è un club in ricostruzione, dunque gli serve tempo, e prendendo un ragazzo di 18 anni come Lazetic ha guardato al futuro più che al presente. Un difensore gli sarebbe servito, certo, non è un caso che l’abbiano cercato fino all’ultimo, ma poi hanno scelto la coerenza con il progetto: non dire per forza “oggi”, ma saper dire anche “domani”. Solo a giugno, anche in base a quanto sarà importante il prossimo mercato che vorranno fare, potremo dire se il ragionamento è stato corretto. Ma è un ragionamento che mi piace, magari lo facessero in tanti: è così che si costruiscono le squadre vincenti".
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