Inzaghi: “Inter, Scudetto in tasca. Ma Milan oltre ogni aspettativa”

Filippo Inzaghi, oggi allenatore del Benevento in Serie A, ma ex attaccante ed ex tecnico del Milan, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni del 'Corriere della Sera' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni più interessanti.

Inzaghi su Adolfo Gaich: "È forte perché ha potenza e velocità, e perché parla poco e lavora tanto. Però non è al massimo della forma, deve crescere. È stato bravo a volerlo il direttore sportivo Pasquale Foggia. Per caratteristiche ricorda Robert Lewandowski, ma è giovane".

Inzaghi sui complimenti dopo Juventus-Benevento 0-1: "Andrea Agnelli è venuto negli spogliatoi dopo la partita. Mi hanno chiamato che ero sotto la doccia. Voleva salutarmi e complimentarsi, lo conosco da una vita, ma mi metto nei suoi panni. Dopo aver perso contro il Benevento magari hai voglia di andartene subito dallo stadio, di chiuderti da qualche parte. È stato un gran signore".

Inzaghi sul post-partita con l'amico Andrea Pirlo: "Sì, sono stato un po' con lui. Non ha bisogno dei miei consigli, comunque gli ho detto di stare tranquillo perché sono passato anche io da momenti difficili. Il nostro mestiere è così: devi farti scivolare addosso le critiche. Se al Real Madrid discutono Zinedine Zidane che ha vinto tre Champions League, e se al Liverpool criticano Jürgen Klopp, allora va bene tutto".

Inzaghi sulla corsa allo Scudetto: "L'Inter ha vinto il titolo? L'ho detto quando è uscita dalla Champions: con una partita a settimana avrà pochi rivali. Ne rimango convinto, anche se il Milan è andato oltre ogni aspettativa".

Inzaghi sul suo futuro e quello del fratello Simone: "Di Simone non so, anche se fatico a vederlo lontano dalla sua Lazio. Quanto a me, penso solo a questo Scudetto che dobbiamo vincere con il Benevento: la salvezza. Poi parleremo, ma qui sto benissimo". Milan, trovato l'esterno d'attacco! L'offerta di Maldini >>>